Di per se non c'è quasi nulla da aggiungere a quanto ho già scritto nella precedente recensione dell'episodio pilota.
Ritroviamo anche qui gli stessi protagonisti già visti in precedenza e naturalmente anche altre aggiunte al cast. Lo humor è rimasto invariato come stile e, seppure rientri nei canoni di questo genere, risulta comunque azzeccato e molto efficace. Infine, il tono generale dell'anime, è passato a focalizzarsi più sulla parte divertente che non su quella rilassante.
Quello che probabilmente è uno dei punti di forza dell'umorismo di Nichijou è il modo in cui ci vengano presentate come normali o del tutto possibili delle situazioni parecchio assurde. Ad esempio già dall'inizio vediamo l'androide Mono collidere contro un passante mentre sta rincorrendo un gatto e causare quindi un'esplosione nucleare, che non provoca vittime o danni agli edifici ma fa volare in aria oggetti, persone ed automobili.
Oppure molti studenti trovano del tutto normale che uno di loro commuti a scuola a cavallo di una capra accompagnato da un maggiordomo.
...come è del tutto normale che poi una sua compagna di classe gli spari in fronte con un revolver e lui si rialzi come se avesse semplicemente ricevuto uno schiaffo.
Anche nella serie TV troviamo lo stile di disegno artigianale, ma molto ben animato, che abbiamo visto nell'OAV. Sarò un nonnetto, ma io lo apprezzo molto di più dell'uso massiccio di computer grafica.
Le musiche di sottofondo durante la serie sono quei classici motivetti d'accompagnamento che fanno il loro onesto dovere e lasciano il tempo che trovano. La sigla d'apertura è davvero gradevole, con un ottimo uso di passaggi d'inquadrature e scene d'azione estrema. La sigla di chiusura è una canzoncina infantile accompagnata da immagini pop.
Menzione d'onore al promo dell'episodio successivo, un inno alla tautologia: "Sono il dito del piede di Mono. Il primo episodio è finito. Il prossimo episodio sarà il secondo."
Un ottimo anime per chi sentiva la mancanza di gag comiche.
Nessun commento:
Posta un commento