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22 giugno 2011

Xenogears - videogioco per Playstation 1

Un tempo la SquareSoft, prima che diventasse Square-Enix, era una software house geniale, escludendo la serie di Final Fantasy si azzardava a creare giochi davvero originali e spesso bellissimi. Poi è arrivato quel tamarro di Nomura a dirigere le cose e tutto è andato a catafascio.

Io, un felice possessore.
Siamo nel 1998, febbraio per il Giappone, ottobre per gli USA, mai-nella-vita per l'Europa: la SquareSoft si cimenta in un nuovo RPG; mentre lascia le meccaniche classiche e rodate ai vari Final Fantasy usa altri videogiochi per sperimentare nuovi stili e generi, tra questi progetti originali alcuni marchieranno in modo indelebile il cuore degli appassionati. Uno di questi è Xenogears.

IL SISTEMA DI GIOCO
Questo RPG si distingue in modo netto dal sistema di battaglia a tempo semi-reale degli ultimi Final Fantasy usciti all'epoca. Il sistema è a turni, quindi il giocatore ha tutto il tempo che desidera per pianificare le mosse. Tali mosse appaiono inizialmente come un sistema abbastanza classico, ma il semplice comando di "attacco" prevede invece l'immissione - sempre calma a pianificata - di una serie di attacchi leggeri, medi e pesanti, tale da formare delle vere e proprie combinazioni che, in alcuni casi, possono produrre effetti speciali. Esattamente come in un picchiaduro. Ogni comando ha un suo costo in "punti azione" che possono essere spesi in una qualunque combinazione di mosse durante il suo turno o risparmiati per produrre tattiche più micidiali nei turni successivi. Inoltre, per diversificare ulteriormente il gioco, ogni personaggio ha un suo specifico set di combinazioni ed un sistema univoco per quanto riguarda le arti mistiche.



Ma la cosa più interessante nella struttura di gioco, che ha distinto questo titolo da molti altri RPG, è la possibilità di usare dei bei robottoni da battaglia ove le dimensioni della mappa ne consentano l'utilizzo. Cosa interessante è che non si tratta dello stesso sistema di gioco su scala più grande, ma un altro sistema che prevede il consumo di carburante ad ogni mossa ed un sistema magico che viene filtrato attraverso i meccanismi dei giganti metallici. Per di più i due sistemi di gioco (a piedi e su robottoni) sono del tutto compatibili tra loro, portando talvolta ad assistere a combattimenti misti.



LA STORIA
Ma la parte davvero interessante di Xenogears viene adesso. Uno dei motivi teorizzati per cui questo gioco non sia mai stato commercializzato in Europa è proprio per le tematiche affrontate, da alcuni - in modo esagerato - definite quasi blasfeme.
Infatti, forse complice il successo ottenuto in quegli stessi anni da Neon Genesis Evangelion, la trama di base si fonda su una reinterpretazione in chiave mistico-fantascientifica di eventi biblici. All'inizio ci appare come il dramma personale del protagonista, Fei Fong Wong, che vede il villaggio in cui è stato adottato molti anni prima divenire teatro di guerra tra due nazioni rivali.
Il desiderio di proteggere i suoi cari lo porterà a tentare il tutto per tutto, salendo su un mecha abbandonato, il Weltall, ma perderà il controllo di se stesso diventando una furia distruttiva che spazzerà via buona parte della popolazione.


Preso dai sensi di colpa Fei inizierà un viaggio per comprendere quale sia la sua natura e cosa nasconda il passato che ha dimenticato prima di essere adottato al villaggio. Ma ciò che troverà sarà ben più grande di quanto avesse mai potuto immaginare.
Si troverà coinvolto in un piano colossale che si protrae dalla notte dei tempi, in cui un misterioso individuo mascherato intende usarlo come arma contro Dio, in cui una nazione domina il Pianeta da dietro le quinte da una gigantesca città volante bio-ingegnerizzando la popolazione mondiale, in cui il suo amore per la ragazza di nome Elly si replica indistruttibile in tutte le loro vite precedenti, in cui diverse personalità si sovrappongono in un unico corpo per proteggere se stesso, in cui la linea genetica e la linea delle reincarnazioni possono seguire tragitti differenti e scontrarsi, in cui Dio è una realtà ben diversa da ciò a cui tutti abbiano mai pensato.


Una storia enorme, che mette le sue radici 10000 anni prima con eventi che producono le loro conseguenze nel presente. Complessa, granitica, ineguagliata. Il pathos prodotto da quanto accade e lo sconvolgimento prodotto nello spettatore non hanno eguali, non solo nel mondo dei videogiochi, ma anche dell'animazione, del cinema o della letteratura. O, almeno, nella mia esperienza personale.

Xenogears è per me un'opera trascendentale, con una storia che rimarrà insuperata fino alla notte dei tempi per bellezza ed originalità. Ciò che all'inizio sembra un'ispirazione ad Evangelion con l'aggiunta di alcuni passaggi da Nietzsche, Freud, Jung, Guerre Stellari e Soylent Green si dimostra andare oltre ed osare molto di più.
Potrei andare avanti per pagine e pagine, ma sarebbero solo vuote esternazioni per chi non ha presente di cosa sto parlando, per cui mi fermo qui.

LA TRAGEDIA
Ma Xenogears ha un unico, enorme, neo. Riconosciuto da tutti e responsabile della riduzione delle votazioni per questo gioco.
Pare (le fonti non sono ufficiali) che ad un certo punto inoltrato dello sviluppo siano improvvisamente mancati i fondi per la prosecuzione del progetto. Moltissimi dialoghi, avversari, mappe, filmati non sono mai stati completati; dal secondo CD di gioco infatti gli eventi ci vengono narrati dai protagonisti in persona, mentre noi leggiamo pagine e pagine di monologo senza la possibilità di interagire in alcun modo. Sullo sfondo ci appaiono delle immagini di eventi e locazioni che sarebbero dovute essere e che non saranno mai. Saltuariamente il ritmo viene spezzato, facendoci partecipare ad alcuni combattimenti fondamentali nella trama o assistere ad alcuni brevi eventi; ma rapidamente si torna al monologo. Tutto questo fino al momento dello scontro finale in cui finalmente il gioco torna ad essere ciò che sarebbe dovuto. Anche se troppo tardi.
Una svista nella gestione dei fondi ha prodotto una cicatrice indelebile nel mondo della finzione.

L'INTRODUZIONE
È molto bella, vi risparmio la versione USA perché ha un doppiaggio pessimo ed i dialoghi sono comunque ben intuibili.

2 commenti:

  1. Sigh. E quì arriva il signor Jazzinghen con il suo:
    “Tutto questo mi ricorda la storia di un altro gioco della Squaresoft, che sarebbe potuto diventare una serie magnifica.”

    Ma vi risparmierò i soliti discorsi.

    P.S.: C'è da dire che, in effetti, poi questo gioco ha visto un suo sequel, anche se a Luber non piace così tanto, chiamato Xenosaga (Ok, l'uno ed il tre erano belli). Solo che non è stata la Square a pubblicarlo, bensì la... Fammi trovare la scatola...
    Ah, eccola.
    La NAMCO. Grazie a questo possiamo avere, anzi, gli utenti PS3 possono avere, un ottimo vestito da KOS-MOS per Judith di Tales of Vesperia.

    pgjdspgjfspojgfspogjpoèjs
    Datemi un altro Tales of per XBOX, stronzi!

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  2. Ogni tanto riprendo i vecchi post e me li rileggo, e qui vorrei rendere ben chiara una cosa nel caso non si fosse intuita:

    Per me, quella di Xenogears, è la più bella storia che sia mai stata scritta!

    Sia nei videogiochi, che nei film, che in letteratura che ovunque: non ho MAI assistito ad una storia altrettanto bella, e non ho alcuna remora nell'ammetterlo. Ed è mia convinzione che rimarrà tale fino alla notte dei tempi.

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