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18 marzo 2011

Nichijou - Episodio pilota

Questa è una situazione classica: esce un anime e poi scopri che era in allegato ad un volume del manga da cui è tratto. E nel frattempo non c'hai capito una fava.


Nichijou condivide con Lucky Star e soprattutto con Azumanga Daioh la caratteristica tipica delle serie anime tratte dai manga umoristici da quattro vignette (i 4-koma): il primo episodio è insignificante.


Ma non solo, Nichijou condivide altri due aspetti molto importanti con gli anime sopracitati. Si tratta infatti di una serie umoristica basata su toni rilassanti e le situazioni sono interamente focalizzate sui dialoghi. A dire il vero non c'è praticamente nulla in Nichijou che non sia già presente nei due anime sopracitati.


Nell'episodio pilota ci vengono presentate tre situazioni per definire un po' la trama dell'intera serie. Nella prima Mio cerca di convincere la compagna di classe Yuuko che aver preso '1' (su 100, ricordiamolo) al compito in classe non è poi questa tragedia, nel secondo vediamo l'androide a molla (o almeno suppongo che sia un androide) Nano cercare di convincere una bambina in camice da scienziato chiamata Hakase a prendere le medicine contro il raffreddore con la complicità di un gatto parlante, ed infine nel terzo vediamo le già viste Mio e Yuuko in compagnia dell'impassibile Mai godersi una stazione dei treni completamente vuota.


Niente di nuovo per chi ha già visto Lucky Star o Azumanga Daioh, le situazioni e l'umorismo sono un po' negli standard del genere - con qualche visibile influenza da Pani Poni Dash nella seconda situazione. Di per se non è affatto noioso o prevedibile, solo che sembra più la continuazione di una serie già esistente che altro.


Le musiche non sono nulla di memorabile, il design è tutto basato su uno stile artigianale con colori pastello e quindi molto in linea con l'atmosfera rilassante che vuole andare a creare. Buone le animazioni e va fatta notare la continua tendenza da parte del regista di far entrare in scena personaggi particolari (pettinature afro, fiocchi enormi, gente che si rincorre) che non hanno alcuna interazione con i protagonisti ma che hanno la strana tendenza di attirare l'attenzione dello spettatore e di dare la sensazione di un mondo che vive e respira.


Insomma un episodio pilota che si limita a fare il proprio dovere di introdurre allo spettatore personaggi & situazioni di quella che andrà ad essere la serie TV vera e propria (data di inizio ancora da annunciarsi). In ogni caso rappresenta venti minuti di semplice relax senza impegno, con tutti i suoi pro e i suoi contro.

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