Sarà anche la solita commedia a gag sulla falsariga di Azumanga Daiou, avrà pure elementi surreali sulla falsariga di PaniPoni Dash!, ma questo Nichijou fa ridere, e fa ridere forte. Il resto ha poca importanza.
Dopo tre episodi (vedi primo episodio) non è cambiato molto, le battute ci sono ancora ma nei momenti giusti improvvisamente scatta un dinamismo adrenalinico micidiale.
Nichijou è una normale commedia dove i dialoghi la fanno da padrone in un normale contesto cittadino nipponico, vissuto da gente che segue una vita normale. In Nichijou tutto è normale, tranne un paio di cose: ciò che i protagonisti fanno e pensano.
Ogni azione compiuta dai protagonisti viene distorta e potenziata in base al loro ego, normali inseguimenti a piedi ci appaiono come folli corse che sfondano la barriera del suono, rapide puntualizzazioni sui pareri dell'interlocutore diventano uso di armi belliche che vanno dai fucili ai lanciamissili e le volute esagerazioni si sprecano a non finire, in un contesto in cui sembrano del tutto normali agli occhi di chi le vive in prima persona.
A calcare ancor più la mano su questo aspetto si aggiungono le realtà individuali dei protagonisti; dal figlio di un contadino che si comporta da nobile con tanto di servo che lo segue a scuola, per passare alla bambina genio della tecnologia che installa dispositivi improbabili sulla sua androide tuttofare o la ragazza silenziosa ed occhialuta che trova modi idiosincratici per risolvere le varie situazioni.
Il tutto si amalgama in un'ottima alchimia, con un ritmato susseguirsi di battute, gag comiche e scene che dissacrano momenti che in altri anime sarebbero stati drammatici o romantici.
Ed è in questo contesto che si susseguono trovate comiche geniali, come una studentessa che invece di passare i compiti risolti alla compagna di classe le passa un orrendo manga disegnato da lei - ed alla fine la compagna di classe finisce per appassionarsi alla storia, o quest'ultima che cerca di saltare alla corda con il metodo Fosbury facendosi malissimo.
Stile di disegno molto artigianale con colori desaturati che ben si sposa con lo stile della serie, musichette leggere, intermezzi puccettosi tra una storia e l'altra, azione scatenata e totale assenza di un filo conduttore.
Nichijou è un ottimo modo per passare venti minuti in relax e divertimento senza impegno.
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