Ormai ne sono certo, io amo gli anime della SHAFT. E questo, porca miseria, non fa eccezione!
Bakemonogatari, Puella Magi Madoka Magica e Sayonara Zetsubou Sensei hanno due cose in comune: sono prodotti dalla SHAFT e sono tra gli anime più geniali che abbia mai visto. Aggiungerei anche che vedono tutti e tre Akiyuki Shinbo come regista, ma allora il discorso non sarebbe più coerente con l'anime che sto andando ad introdurre, in cui costui si limita ad un lavoro di supervisore di regia.
La parte difficile nel discutere di Denpa Onna to Seishun Otoko (lett: La donna fulminata e il giovane uomo, ormai sono alle ultime lezioni del corso di giapponese) è riuscire a trasmetterne la particolarità senza incorrere in incresciose anticipazioni su quanto accade già dal primo episodio. Per cui ci andrò con i piedi di piombo, iniziamo.
Makoto è uno studente liceale che, secondo quello che lui stesso all'inizio dell'episodio dice essere un cliché, si trova a doversi trasferire di casa perché i suoi genitori sono partiti per una permanenza oltreoceano. Il suo viaggio in treno lo porterà a casa di sua zia, una giovane donna che, secondo le informazioni ricevute, vive da sola e rincasa dal lavoro a tarda ora; ergo il nostro Makoto già sta assaporando l'idea di iniziare una vita praticamente da single.
La zia si rivela presto essere un'energica trentanovenne che non dimostra la propria età dallo strano nome di Touwa Meme e che ricorda molto da vicino la Misato Katsuragi dei primi episodi di Evangelion. Insomma una MILF in piena regola.
Durante il giro in taxi Makoto, e noi con lui, viene a sapere che la città in cui sui è appena trasferito è famosa per i suoi numerosi avvistamenti UFO, particolare del tutto ininfluente ora, ma che diventerà molto significativo con il proseguire della storia.
Ma un'altra sorpresa non del tutto positiva colpirà il protagonista all'ingresso della sua nuova casa: a quanto pare sua zia non abita da sola.
Da qui in poi preferisco non proseguire ulteriormente con la descrizione di ciò che accade durante l'episodio per evitare anticipazioni che ne rovinerebbero la visione. Basti sapere che le vere stranezze devono ancora arrivare. Denpa Onna to Seishun Otoko è una serie indubbiamente molto ironica, ma che probabilmente evolverà verso un'aspetto più drammatico e romantico con il suo proseguire. Cosa che già si intuisce dal primo episodio.
Ma non si tratta di un caso di "Sindrome di Disgaea", qui tutti gli aspetti che saranno preponderanti nella serie sono già delineati nel primo episodio ed il loro bilanciamento promette che quello che si andrà ad evolvere sarà un anime molto valido.
La stragrande maggioranza dell'ironia, e si tratta di situazioni parecchio divertenti, proviene proprio dalla "donna fulminata" del titolo, che non è la zia di Makoto ma l'altra strana convivente. I suoi comportamenti a dir poco eccentrici e la sua goffaggine nell'eseguirli nel contesto di un protagonista completamente stranito ma preventivamente poco curioso al riguardo creano un'alchimia comica davvero potente e riuscita. Ma anche in questo caso la regola del "vedere per credere" risulta l'unica applicabile.
In perfetto stile SHAFT la potenza di queste serie risiede nei dialoghi. Un teatrino dell'assurdo in cui Makoto cerca di convivere con l'assurdità che lo circonda e contemporaneamente cercare di capirla senza rimanervi invischiato. Cosa che riesce a creargli dei crampi al cervello.
In perfetto stile SHAFT l'aspetto grafico è pulito, quasi asettico, con trovate di design avanguardistico ad ogni occasione possibile e soluzioni grafiche sottilmente ironiche accompagnato da un forte uso dell'iconografia digitale moderna. Insomma una mostra d'arte moderna tradotta in anime. Altro esempio: la mappa per raggiungere la scuola per Makoto disegnata dalla zia è in ASCII-art.
Una serie ricca di "trovate geniali" molto gradite e che già dall'inizio lascia intuire che non saranno pochi i misteri che si creeranno col proseguire della trama. Mi aspetto davvero tanto da quest'opera, per ora la migliore "nuova entrata" di questa stagione primaverile 2011.
Nessun commento:
Posta un commento