Ebbene si, signori e signore, ogni tanto aggiornare un blog ogni dannatissimo giorno risulta un po' difficoltoso.
Ed oggi in particolare sto mettendo in rete un file particolarmente pesante (nulla che riguardi lontanamente Mecharete, comunque) e quindi sto limitando al massimo la mia occupazione di banda. Cosa che mi limita nel postare immagini o altro su questo blog.
Colgo quindi l'occasione per notare che in questi giorni è uscito nelle sale italiane Karigurashi no Arietty (non so che che titolo sia uscito in Italia) a mia totale insaputa. Sto anche leggendo molti pareri contrastanti, seppure molti si definiscano delusi in maniere più o meno drammatiche.
In molti casi si evince che il giudizio negativo è influenzato dall'insostenibile paragone tra Arietty e le opere storiche dello Studio Ghibli, come Totoro, Porco Rosso o persino il più recente Spirited Away (quella che considero l'ultima grande pellicola dello studio prima di un lento declino).
Quando lo recensii (vedi), per quanto non mi avesse entusiasmato, non mi dispiacé poi molto. Anche perché in quell'occasione, invece di paragonarlo alle grandi opere del passato ghibliesco, lo paragonai alla linea cinematografica presa dallo studio negli ultimi anni: Il Castello Errante di Howl l'avevo trovato al massimo "carino" e chiaramente sotto tono rispetto ai precedenti film di Miyazaki; Le Cronache di Terramare, dopo un buon inizio, perdeva colpi con il proseguire della pellicola e, dulcis in fundo, Ponyo l'ho trovato semplicemente orrendo ed inguardabile.
È ovvio che rispetto a questi Arietty abbia rappresentato per me un segno di ripresa, un barlume di speranza verso il ritorno agli antichi fasti. Cosa che, sia chiaro, ribadisco ancora adesso.
Non già un capolavoro quindi, ma l'inizio di un sentiero per arrivarci.
Non ultimo, ma su questo non ho attualmente i mezzi per giudicare, potrebbe esserci il danno causato ad un eventuale adattamento italiano scorretto e mal realizzato. Ma questa, ripeto, è un'ipotesi basata sul nulla perché non ho ancora avuto modo di vederlo o di confrontarmi con chi è più esperto di me.
Spero che le sale lo tengano ancora per un po' (vana, vanissima speranza) per poter verificare di persona guardandolo in italiano.
Fino ad allora, lo considero sempre un buon film per famiglie che lascia ben sperare nel ritorno del vero Studio Ghibli.
Io devo ancora vederlo e so che è stato adattato dalla Lucky Red, così penso che dovrebbe essere un buon doppiaggio/adattamento.
RispondiEliminaQua in Italia il titolo è Arietty: il mondo segreto sotto il pavimento