INFORMAZIONI SU MANGA, ANIME E TUTTO QUELLO CHE POTREBBE INTERESSARVI

IMPORTANTE:

MechaRete si è trasferito su Wordpress! Per continuare a seguire questo blog e leggere i post successivi al 13/04/2012 andate su: vonkreusental.wordpress.com

19 agosto 2011

REDLINE

Mai, MAI prima d'ora un film d'animazione è riuscito ad esprimere in maniera così convincente il concetto di velocità!


Questa non è propriamente una recensione, ma un'altra rubrica. REDLINE sono un'ora e quarantadue minuti di "Momento Epico"!

Creato dagli stessi autori dello sconosciuto Trava: Fist Planet (di cui qui ne ritroviamo i protagonisti come personaggi secondari), REDLINE mantiene lo stesso stile ultradinamico e molto occidentalizzante che lo rende un'opera che nulla ha a che fare con gli altri prodotti d'animazione nipponici.

Lo stile qui non è solo una scelta puramente estetica, ma un potente strumento per potenziare la sensazione di azione sincopata che contraddistingue l'intero film d'animazione.
A questo si accompagnano animazioni perfette, trovate grafiche sopra i toni e totalmente originali, una cura infinita nell'integrazione stilistico-meccanica delle inquadrature...

Insomma, REDLINE è pura, adrenalinica, esaltazione!


Siamo in un imprecisato e remoto futuro, dove dominano tecnologie fantascientifiche vecchio stampo che riportano alla memoria le trovate del vecchio magazine di fumetti americani Heavy Metal. Una tecnologia meccanica e solida che permette la costruzione delle più scellerate diavolerie, tra le quali spiccano in quest'opera le auto da corsa più spropositate che si siano mai viste.


Ma REDLINE non è un film d'animazione di corse automobilistiche, è soltanto ambientato in esse. Qui infatti il regolamento delle gare si limita ad un semplice "Per vincere bisogna arrivare QUI prima degli altri", punto. Ne consegue che ogni colpo basso, ogni arma, ogni pericolosa modifica al motore è permessa.

Per di più entriamo nel vivo della trama dopo la gara introduttiva, quando l'organizzazione delle corse decide di organizzare la prossima gara a Roboworld, senza chiedere il permesso ai governatori del pianeta. Il caso vuole che questi siano dei fanatici ultra-militaristi convinti e dichiarano apertamente che useranno ogni mezzo bellico possibile per abbattere i concorrenti.
Il risultato? Che dalla gara di ritirano solo due corridori, tutti gli altri sanno di poter abbattere i missili per pura esaltazione!

JP, il nostro protagonista delle vicende. Come gli altri spericolati è un personaggio maledettamente ben riuscito.

E così, dopo una parte stranamente nient'affatto noiosa in cui arriviamo a conoscere meglio i protagonisti di questa pellicola, intenti a prepararsi alla pericolosissima gara, inizia la vera battaglia. Una spettacolare scena in cui un esercito pieno di armi segrete cerca di fermare bolidi altrettanto armati e corazzati ad una velocità mozzafiato per quasi metà della pellicola. In un continuo evolversi della situazione verso conflitti sempre più spettacolari.

Ogni luogo dell'universo di REDLINE somiglia stranamente al bar di Mos Eisley di Guerre Stellari

In un'ora e quarantadue minuti succedono talmente tanti eventi estremi e peculiari che risulta davvero difficile descrivere la potenza di quest'opera in un semplice articolo. C'è il campione in carica che è parte integrante del proprio veicolo, ci sono potentissimi cannoni laser orbitali, due pilote-idol interstellari di una popolazione che usa la magia in luogo della tecnologia, la mafia che cerca di truccare i risultati, gruppi ribelli che sfruttano la confusione per scoprire la verità su delle armi segrete, cacciatori di taglie che gareggiano, robottoni e mille altre cose epiche.

A cosa servono le contromisure elettroniche anti-missile? Basta abbassare il finestrino e spararci direttamente addosso con una pistola calibro magnum!

Il tutto scorre con la fluidità dell'adrenalina nel sangue, in un susseguirsi di trovate volutamente esagerate come già Trava: First Planet aveva saputo elargire.
Non sapendo come altro esprimermi vi espongo un altro paio di immagini salienti.

Ah, accidenti! Mi stavo quasi dimenticando di pubblicizzare il mio sito... sul mio sito.

"Come osano violare il nostro spazio aereo con un sistema di guida che è stato solo teorizzato?"

E non è ancora nulla...

2 commenti: