Avete presente il concetto di "pensiero radicale"? Il fissarsi talmente su un'idea da farne un concetto assoluto? Bene, fatene un plauso a Yuru Yuri perché qui non solo i personaggi sono tutti ragazzine un bel po' omosessuali, ma non si vede l'ombra di un individuo maschile nemmeno nelle inquadrature di affollati luoghi pubblici!
Si tratta chiaramente di un remake di Simoun.
Cosa si può scrivere su Yuru Yuri? Cosa si può scrivere su un anime talmente elevato ed aulico? Un anime estremamente simbolico e rappresentativo non di una forma d'essere reale, ma concettuale ed utopica?
Dante Alighieri, nel Paradiso, scrisse: "E la bella Trinacria, che caliga | tra Pachino e Peloro, sopra 'l golfo | che riceve da Euro maggior briga, | non per Tifeo ma per nascente solfo.". Ma come si rapportano simili parole di fronte ad una Kyouko Toshinou, considerata una "lesbica molesta" persino dalle sue compagne di scuola lesbiche, che dice: "Potevi dire che era finita nel momento in cui sono riuscita a contare tutte le macchie sul soffitto.".
In primo piano Kyouko, gay professionista. In secondo piano Yui, probabilmente l'unico personaggio senza strane tendenze in tutta la serie. |
E cosa si potrebbe mai scrivere di cotal personaggio studiato e affine all'elevazione spirituale che è Akari Akaza. Talmente significativa che, nonostante la trama la indichi come la protagonista assoluta, spesso svanisce dalla scena senza che nessun'altra se ne accorga. Del tutto inconscia delle trame ambigue che si svolgono nelle sue vicinanze, continua a permanere in uno stato di beato ebetismo fisso.
Sei fuori fuoco, idiota! |
E via così discorrendo di svariati personaggi ameni o meno ameni che danno vita ad una serie di vicende che rappresentano la vita reale di tutti i giorni. Una vita reale di tutti i giorni in cui non esistono genitori ma i soldi ci sono, in cui si può creare un club scolastico che non fa assolutamente nulla ed in cui persino nella chilometrica fila per entrare alla Comiket non c'è una sola figura maschile manco a pagarla.
In tutta la dannata fila della Comiket! |
Un anime assolutamente leggero, nato dall'unione della panna col cioccolato e pucciato nella vodka. Una serie che non ha la benché minima pretesa di essere "qualcosa", seppur risultando invece molto divertente.
Una visione obbligata per ogni fan delle commedie basate su fette di vita quotidiana in una salsa un po' ambigua (no, non è ambigua, sono CHIARAMENTE un manipolo di lesbicone, non c'è niente di ambiguo!),
Ed ora, citando altre cose auliche e ricordando un po' Puella Magi Madoka Magica senza nessun particolare motivo, eccovi un pezzo del Faust di Goete: "Mefistofele: Poiché, o Signore, ti ci fai un po' da presso, e domandi come vanno le cose di laggiù, e solevi già un tempo star meco volentieri, — ecco, ti appajo innanzi io pure fra la torma de' tuoi servidori"
Ehm, no. Non è come sembra. Assolutamente. |
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