Opera prima a livello commerciale della GAINAX, Le Ali di Honneamise ci porta in un mondo diverso dal nostro, eppure molto simile. Un capolavoro apparentemente semplice, eppure carico di mille significati.
Nei primi anni '80 nessuno, al di fuori di una ristretta cerchia di frequentatori del festival annuale sulla fantascienza di Osaka (la "Daicon"), conosceva ancora quel gruppo di otaku che poi avrebbe portato il nome di "Studio GAINAX".
Fatto sta che un giorno, il giovane Hiroyuki Yamaga, arriva alla Bandai Visual presentando un breve filmato d'animazione realizzato assieme ai suoi amici otaku (lo "Studio GAINAX", precedentemente conosciuti come "Daicon Studio") per chiedere che la sua idea diventasse un film d'animazione a tutti gli effetti:
L'idea colpisce molto i produttori e quel breve filmato li convince a fornire allo studio GAINAX un budget inaudito per una produzione animata: 800 milioni di yen.
Arriviamo così nel 1987 all'opera vera e propria, uno spettacolo visivo e uditivo mai visto prima di allora. Il comparto grafico realizza un mondo alieno al nostro, eppure parallelo. Ogni cosa è diversa da ciò a cui siamo abituati, eppure la riconosciamo subito come familiare; nessun dettaglio viene risparmiato, persino posate, finestre, giochi di carte, telefoni sono del tutto diversi da ciò a cui siamo abituati, ma nonostante questo nessuno dei loro utilizzi ci appare alieno dando al tutto una forte credibilità. È un mondo come il nostro, ma diverso.
Anche le musiche seguono la stessa idea, con un compendio incredibile. Ogni traccia è composta da sonorità classiche, talvolta imperiose, talvolta malinconiche, del tutto differenti da qualsiasi registro mai udito prima in un'opera cinematografica.
Una di queste tracce è firmata da Ryuichi Sakamoto, premio oscar alla colonna sonora quello stesso anno per L'Ultimo Imperatore.
Da questo sfondo culturale Le Ali di Honneamise ci racconta la fantastica storia del primo uomo nello spazio.
Shirotsugh Lhadatt è un membro non troppo brillante di una branca dell'esercito reale schernita da tutti: le Forze Spaziali del Regno di Honneamise. Disilluso da una vita priva di scopo ed il proprio reggimento prossimo allo sbando, una notte incontra una fervente religiosa di nome Riquinni, intenta a predicare l'umiltà e la preghiera in un viale dedicato ai postriboli.
L'incontro con Riquinni ed il seguente dialogo che avrà con lei il giorno dopo illuminerà Shiro sulla sua vita ed il suo scopo e, preso dalla volontà di ridare dignità alla propria esistenza e quella dei suoi compagni, decide di offrirsi volontario come primo essere umano al Mondo ad orbitare nello spazio.
Eppure una decisione tanto semplice arriva a coinvolgere l'intero pianeta. Gruppi di protesta nel regno fanno sentire la propria voce, indignati per i costi pubblici di una simile pazzia mentre vengono negati bisogni primari alle famiglie più povere; la vicina repubblica vede il razzo come una potenziale piattaforma bellica; le aziende coinvolte nella realizzazione del progetto ne approfittano per lucrare sulla corruzione interna alla famiglia reale; il ministero della difesa sfrutta il lancio come esca per indurre la vicina repubblica ad un intervento armato ed il povero Shiro si trova ad affrontare un problema con implicazioni ben più pesanti di quanto avesse mai immaginato.
Eppure non si tirerà indietro.
Le Ali di Honneamise è un'opera dal ritmo molto lento, anche se non si può parlare di veri e propri tempi morti. Indubbiamente molto carica di significati, tanto che ad ogni visione si può arrivare a cogliere nuovi aspetti sfuggiti dalla precedente. Un'opera coinvolgente ed emotiva, sorretta da alcuni momenti immortali che ben si guadagnano il loro posto degli apici delle produzione nipponica ed indubbiamente, nel suo complesso, uno dei più importanti film d'animazione mai realizzati.
Il film fu un grande successo da parte della critica, che lo osannò più o meno come sto facendo io adesso, ma purtroppo non raggiunse i risultati sperati al botteghino. Probabilmente perché un po' troppo impegnato ed introspettivo per il grande pubblico.
Un nuovo barlume di speranza si accese nel marzo 1992, quando la GAINAX iniziò i lavori ad un seguito, che avrebbe dovuto focalizzarsi sulle vicende di un gruppo di piloti di caccia. Ma per le scarse vendite del predecessore, unite al fatto che non si trattava di un'opera che potesse dare adito alla produzione di gadget e merchandising fece capire allo studio che i tempi per la produzione di un nuovo film d'animazione non erano ancora maturi e l'idea venne definitivamente abbandonata nel luglio 1993 per mancanza di fondi.
Il problema dei fondi continuerà ad assillare la GAINAX, tanto che l'anno successivo il successo planetario di Neon Genesis Evangelion vede la realizzazione degli ultimi due episodi in totale mancanza di risorse e l'allora presidente Takeshi Sawamura finisce in galera per frode fiscale ed evasione di tasse.
La fine di Evangelion portò anche a reazioni di isterismo da parte dei fan verso lo studio d'animazione e verso Hideaki Anno stesso.
Ma questa è un'altra storia.
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