Può uno spin-off superare la serie originale? Nel mondo delle produzioni nipponiche succede spesso e volentieri, ma in questo caso si limita ad eguagliarla dal momento che non si scolla dalla storia principale nemmeno di un po'.
Sapete qual'è la potenzialità degli spin-off negli anime e manga? Liberarsi del protagonista della serie principale, che solitamente è insignificante (grazie, To aru Majutsu no Railgun).
Ma non è molto il caso di Akira Kaburagi, che pur restando un po' stereotipato riesce comunque a distinguersi dalle solite nullità.
In questo spin-off il protagonista è un semi-delinquente che, trascinato da un amico che vuole i superpoteri, finisce per essere involontariamente vampirizzato durante una gita nella riserva da cui prende il titolo questo manga. Immediatamente viene invischiato in un traffico illegale di esseri umani e di adulterazione dei vaccini anti-vampirismo, seguono sparatorie ed esplosioni, sparizioni di persone ed il ritrovamento di una ragazza umana rapita ed appena vampirizzata contro la sua volontà.
Il nostro protagonista, anch'egli chiamato Akira, finirà per essere recuperato dall'Akira protagonista della serie regolare ed inizierà un'interessante trama di indagini hard-boiled nei ghetti più malfamati del bund, dove conosceremo una malavita di vampiri ben più marcia e spietata di quella umana.
Per chi è interessato all'acquisto senza farsi degli spoiler direi che questa storia si inserisce tra il quinto e sesto volume di Dance in the Vampire Bund. Di per se, più che un vero e proprio spin-off, sembra semplicemente un altro capitolo della serie regolare, con gli stessi personaggi, gli stessi luoghi e la stessa narrazione. Dunque tutti i pregi ed i difetti che avevo descritto nella recensione della serie regolare rimangono validi anche per questo fumetto.
Rispetto alla serie originale tende però ad essere più diretto, a focalizzarsi su momenti investigativi brutali e, nel complesso, leggermente più orientato ad un pubblico maschile.
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