INFORMAZIONI SU MANGA, ANIME E TUTTO QUELLO CHE POTREBBE INTERESSARVI

IMPORTANTE:

MechaRete si è trasferito su Wordpress! Per continuare a seguire questo blog e leggere i post successivi al 13/04/2012 andate su: vonkreusental.wordpress.com

26 luglio 2011

Sacred Seven - Dopo i primi episodi

A suon di sani e sacrosanti cazzottoni questa serie va avanti, dritta imperterrita nella strada intrapresa dal primo episodio. Finora lo giudico come "bello".


Vorrebbe essere un anime psicologico, ma riesce solo ad essere un anime ignorante. E va bene così.

La storia è più o meno questa: Aruma è una ragazzo dotato di un potere latente di cui non ha controllo. Un giorno arrivano dei tizi (una ragazza piena di boccoli ed un maggiordomo pilota di mecha) che gli chiedono di salvare il Mondo.
Sulle prime si rifiuta, poi, per esigenze di trama, cambia idea e viene a scoprire che delle "cose" chiamate Darkstones si stanno risvegliando sotto forma di demoni, così, tanto per fare un po' di danni.
Aruma, come altre sei persone nel Mondo, è uno di pochi eletti che ha ricevuto il potere dalle Darkstones stesse di trasformarsi in una sorta di super-eroe magico-cibernetico. Il problema è che non tutti questi eletti collaborano per un bene superiore, ed anzi tendono a picchiarsi per far prevalere i propri ideali.


Questa è a grandi linee la trama narrata nei primi episodi.
Sacred Seven narra di un classico setting di lotte intestine di cui la gente comune è del tutto all'oscuro. Aruma vorrebbe essere l'eroe dall'animo combattuto che vuole capire di più di ciò che gli sta accadendo attorno, ma che in realtà, una volta indossata l'armatura potenziata che gli permette di pestare come un boscaiolo, si butta nell'azione senza troppe domande.
Ruri, la sua datrice di lavoro con i boccoli, è il classico personaggio che ha illimitata fiducia nel protagonista (forse perché da bambini, come si vede in un flashback, lui le salva la vita - nella più banale delle situazioni) ed allo stesso tempo è combattuta per salvare la sorella che è imprigionata nell'ambra come una zanzara.


Segue il maggiordomo Makoto, combattuto perché pronto a servire anima & corpo Ruri in ogni momento ma poco fiducioso nelle capacità di Aruma. Inoltre è combattuto perché con il suo mecha non riesce mai a combinare un fico secco, ma almeno ha ai suoi ordini un esercito di cameriere addestrate come dei membri delle Forze Speciali.
Poi, tra gli altri, c'è il classico cattivo che in realtà è un "eroe maledetto". Il classico tipo con la livrea nera che sembra essere il nemico, ma che in realtà è mosso da intenti nobili che lo costringono a lottare contro tutti.

Ma soprattutto c'è Demon Brick. Una faccia scolpita parlante (è un'altra Darkstone) in grado di percepire le altre Darkstones e di manifestare visivamente i simboli emotivi dei manga a mezz'aria. Tanto che in un episodio manifesta un'enorme freccia per indicare il punto debole del nemico.


Di per se è un anime saturo di personaggi che vorrebbero manifestare i propri drammi interiori, avere una profondità artistica. Ma gli sceneggiatori non sembrano volerglielo permettere, così passiamo da una scena cliché all'altra (con tanto di laboratorio del Professor Q di 007 nella base dell'agenzia di Ruri) e cui si alternano scene di battaglia belle picchiose.
Tra l'altro, la superficialità forzata dei personaggi ben si sposa con l'ignoranza delle scene in cui vivono.

Lo stile vede un uso di colori vivaci in ogni occasione, con ombreggiature un po' stilizzate e colori piatti; che da al tutto un aspetto un po' "occidentalizzato". Forse proprio per rifarsi al concetto di "super eroe". Il design dei personaggi è invece differenziato tra personaggi maschili e femminili, i primi disegnati con uno stile un po' più rude e occidentale, le seconde con uno stile decisamente più nipponico e morbido.


Musiche del tutto trascurabili (carina la sigla d'apertura).

Insomma non di certo una serie per palati fini ed esigenti. Piuttosto una serie abbastanza adrenalinica per passarsi un po' di tempo con il cervello staccato in compagnia di un po' di sana azione spettacolarizzata dai super poteri.
In parole povere: tutto ciò che Tiger & Bunny avrebbe voluto essere, ma in cui ha fallito miseramente nell'intento.

Per quanto stupido, a me sta piacendo.

Nessun commento:

Posta un commento