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31 luglio 2011

Kami-sama no Memo-Chou - Dopo i primi episodi

Serie iniziata, primi casi presentati, assimilati e risolti ed una buona definizione di cosa stiamo guardando. Ed alla fine di tutto ciò dico: abbandono anche questa.


Di per se inizialmente molto promettente, nel giro di pochi episodi anche questa serie tv finisce per cadere nel banale. Starò diventando troppo pretenzioso o sarà la vecchiaia?

Nel precedente post dedicato al primo episodio della serie mi congratulavo con gli autori per aver preso coscienza di quanto il protagonista fosse insignificante e pertanto l'avessero relegato alla posizione di mero osservatore, lasciando quindi più spazio al ben più interessante gruppo di folli scapestrati che rappresentano il resto del cast.

Quanto mi sbagliavo.


Già dal secondo episodio, e negli episodi successivi che ho avuto modo di vedere, il protagonista diventa assoluto. Tutti gli altri personaggi interagiscono quasi esclusivamente con lui, tutte le azioni importanti che vengono eseguite vengono eseguite da lui, persino le importanti deduzioni che dovrebbero essere la ragion d'essere di Alice vengono generate dalla mente del protagonista. La sua occupazione dello schermo sfiora il 90% relegando tutti gli altri personaggi, infinitamente più interessanti e meglio caratterizzati, ad un mero ruolo marginale di sfondo.

La cosa non è immediatamente evidente, nel secondo episodio ho pensato che fosse dovuto alla fase introduttiva della nuova storia, ma anche negli episodi successivi, invece, il problema è rimasto e si è intensificato. Ci si trova così a dover sopportare per quasi tutta la durata dell'anime un individuo del tutto privo di una caratterizzazione individuale, generato da uno stampino ormai troppo consunto, dalla personalità totalmente piatta.


Dopo l'episodio pilota anche le storie che ci vengono narrate perdono un po' di credibilità. Ad esempio vediamo una pericolosissima banda della Yakuza, che si sta occupando di lavare diverse centinaia di milioni di Yen, combattere senza usare armi, compiere atti vandalici come lo scrivere con bomboletta spray sulla serranda del negozio di ramen e venir sconfitta in una rissa di quartiere in cui alla fine nessuno s'è fatto niente, in perfetto stile Bud Spencer e Terence Hill.

Un po' esagerata come leggerezza.


Kami-sama no Memo-Chou è quindi una serie dalle grandissime potenzialità che non sono state affatto sfruttate. Buone idee che vengono bellamente ignorate per focalizzarsi invece verso un inutile individuo medio standard e casi che perdono via via di originalità e credibilità.

Niente di fatto nemmeno questa volta.

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