Ah, ricordo di nuovo a tutti i lettori di non spaventarsi. Qui la Disney non c'entra nulla, ci ha messo solo i soldi.
E, a scrivere il vero, non c'è molto da aggiungere a quanto scritto nell'altra recensione. Lo stile cyber-dinamico, il ritmo psicopatico dei dialoghi, l'apparente incoerenza della storia e le personalità contrastanti dei due protagonisti sono i medesimi dei primi episodi.
L'unica cosa che si nota proseguendo con gli episodi è una sorta d'inespressa e subdola continuità. Talvolta appaiono infatti elementi che permangono anche negli episodi successivi, prendendo parte attiva nelle apparentemente inconcludenti vicende di Drossel ed il suo maggiordomo.
Una miriade di piccoli elementi che a poco a poco si aggiungono ed ottengono una giustificata ragion d'essere nell'improvviso, gloriosamente artistico e significativamente sfuggente episodio finale.
Un finale spettacolare e quasi drammatico, del tutto inaspettato visti i toni molto superficiali del resto della serie. Un contrasto molto ben riuscito che lascia una porta spalancata ad una futura terza serie.
In un'ultima, definitiva, analisi è una serie che consiglio a chiunque. Non perché adatta a qualsiasi palato (in molti punti i dialoghi sono veramente duri da seguire) ma perché, anche se non piacesse, non spreca molto tempo allo spettatore.
Un ottimo esempio di uso intelligente della Computer Grafica, uno stile grafico eccezionale e due protagonisti con una caratterizzazione molto riuscita.
Io adoro Drossel.
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