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17 marzo 2011

Stereotipi perniciosi: il torneo

Le storie nascono, si evolvono, talvolta si contorcono su se stesse, accelerano, rallentano, altre volte si ripetono o hanno degli improvvisi sconvolgimenti, ma ognuna di queste possibilità svanisce nel nulla al cospetto dell'eterno impantanamento che si chiama "Torneo di Arti Marziali"!


Scavando nel passato non riesco a ricordare con certezza quale sia stato il primo anime in cui una grossa fetta di storia sia dedicata specificatamente ad un torneo di arti marziali. Questo escludendo ovviamente le serie sportive ambientate nel mondo degli sport marziali come Judo Boy, Rocky Joe, L'Uomo Tigre in cui detto torneo è una conseguenza ovvia della storia; al di fuori di tale contesto la serie che si è immediatamente resa vessillo di questo detestabile archetipo è stata indubbiamente Dragonball, nonostante ne sia portatrice sana.


Non è raro che gli autori dei manga improvvisamente si ritrovino in un'insormontabile mancanza di idee. Sanno già come deve andare a finire la loro opera, probabilmente l'avevano già pianificato dall'inizio, ma le vendite vanno bene ed è troppo rischioso chiuderla qui ed imbarcarsi in un nuovo progetto incerto. Quindi è necessario tergiversare in attesa che si trovi un pretesto per far continuare la storia in modo plausibile senza arrivare la finale.
E nelle serie shounen c'è una sola risposta a questo problema: introdurre un torneo di arti marziali.
Il problema è che spesso la idee non vengono più e la storia diventa il torneo stesso, rimanendo eternamente bloccata in uno schema dal quale non si riesce mai più ad uscire.

Quando scrivo che Dragonball è un portatore sano di questo schema mi riferisco al fatto che qui i tornei iniziano e finiscono in tempi ragionevoli, spesso sono addirittura interrotti dalla prosecuzione della storia ed altre volte sono addirittura uno spunto per la continuazione. Complice di questo è anche il fatto che fin dall'inizio in Dragonball il numero dei partecipanti, e quindi il numero degli scontri, è chiaramente indicato e quindi non può protrarsi oltre un certo limite di plausibilità.

Questo è il primo aspetto dal quale guardarsi in qualsiasi istante appaia di fronte ai vostri occhi un torneo di arti marziali nella serie che state seguendo: il numero dei partecipanti deve essere chiaramente definito, fin dall'inizio.

La prima volta che sono incappato ingannevolmente in questo schema è stato guardando l'anime di Yuyu Hakusho. In un certo frangente i protagonisti si mettono all'inseguimento di una pericolosa coppia di individui, ma costoro si sono iscritti ad un torneo inter-dimensionale di arti marziali e l'unico modo di sconfiggerli è affrontarli sul ring (???). Da qui si trovano coinvolti in una serie IN-FI-NI-TA di duelli mentre sul mio giovanile volto iniziavano a comparire le prime rughe nell'attesa che la storia riprendesse ad andare avanti.
Non ce l'ho fatta, ho smesso di guardarlo.

Un altro notabile esempio, e mi duole davvero citarlo, è quello di Battle Angel Alita: Last Order. La prima serie del manga è un gioiellino di sporco e meccanico cyberpunk, carico di bellissime scene d'azione e filosofia del combattimento. Dopo ANNI di attesa finalmente arriva in edicola la seconda serie e la storia riprende in una maniera stranissima con personaggi tecnicamente immortali e tecnologie interplanetarie impossibili. Ma nel bene e nel male la storia prosegue in modo interessante fino a che un brivido mi corre lungo la schiena quando scopro che Alita, per raggiungere i propri scopi, deve iscriversi ad un torneo di arti marziali.
Anche qui non si sa nulla su quanti partecipanti vi siano e quanti scontri ci saranno, per di più andando avanti a leggere ci si rende conto che i nuovi avversari vengono introdotti alla cazzo di cane nel bel mezzo del torneo senza che abbia disputato nemmeno gli incontri preliminari.
Qui ho tenuto duro un po' più a lungo, ma quando mi sono accorto che il numero di volumi dedicati al torneo erano arrivati ad essere il doppio rispetto a quelli in cui la storia proseguiva normalmente non ce l'ho fatta, ho smesso di leggerlo.

Ora Air Gear si ritrova nel mezzo di un torneo e pare che ogni scontro si trascinerà per parecchi numeri. Per di più non riesco più a trovare se il numero di scontri/partecipanti fosse già definito fin dall'inizio. Uhm, vediamo come evolve...


Detto questo spero di essere stato utile, i tornei di arti marziali non sono sempre l'inesorabile declino di un'opera, ma spesso si. Diffidate.

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