Una premessa è importante: questo manga è scemo. Detto questo vale la pena l'acquisto.
Brava J-Pop che finalmente pubblichi un manga di cui non mi sono pentito, comprato per puro caso in assenza di altri titoli interessanti in fumetteria è stato un buon acquisto, con i suoi pro ed i suoi contro. La prima cosa da dire è che non si tratta di un manga centralizzato sulla cucina.
In terza di sovracopertina l'autore, Boichi, definisce in modo abbastanza chiaro cosa sia Space Chef Caisar definendolo un insieme di tutti i suoi principali interessi: fantascienza, signorine sexy, cucina, azione e fisica. E come promesso tutti questi elementi sono prepotentemente presenti in questo particolare volume auto-conclusivo (ce se ne può accorgere anche rimuovendo la sovracopertina e leggendo il breve fumetto nascosto).
L'incipit della storia è molto semplice. Kataru, Binaku e Hakume sono le tre migliori cacciatrici di mostri della galassia: il team Mänade; assieme a loro viaggia il cuoco soprannominato Shin-chan, un semplice ragazzo che quando indossa un cappello da chef diventa Caisar-sama, il più grande cuoco dell'universo.
La trama, di per se, è tutta qui. Il manga è composto da una serie di avventure episodiche che vedono le tre sexy fanciulle del team Mänade andare a caccia di mostri con il loro schizofrenico cuoco che talvolta le aiuta e talvolta cucina con dovizia di particolari pure i mostri che hanno ucciso.
La fisica in tutto questo si riferisce alla quella della cucina. L'autore non manca occasione di citarci attraverso Caisar le proprietà fisiche dei tessuti componenti ciò che mangiamo e di come queste possano applicarsi alla loro cucina, dando in questo modo anche qualche interessante infarinatura culturale e scientifica dell'arte culinaria. I piatti preparati dal protagonista arrivano così ad assumere sapori tali che le tre ragazze sono spesso e volentieri ritratte avere degli autentici orgasmi mentre li mangiano, e via di fan-service!
Ma il punto focale della trama di questo manga è il continuo e spregiudicato sfondamento della sospensione d'incredulità. In ogni storia Caisar e soci riescono a trovare delle soluzioni a dir poco assurde ed improbabili per salvare la giornata, definendo ogni volta un nuovo paradigma che verrà prontamente demolito.
Già nel capitolo introduttivo vediamo Caisar comprare una macchina del tempo ("Ma è fantascienza?!?" "Certo, questo è un manga di fantascienza!") per recuperare una pinna di megalodonte e farla poi essiccare per 400 anni. Nel capitolo successivo smonta il reattore di un'astronave per usarlo come fornello da cucina, e via così...
In aggiunta a questo vediamo degli spettacolari momenti d'azione sia durante la caccia ai mostri, sia durante la preparazione dei cibi; la povera Kataru che finisce a patonza all'aria ad ogni capitolo; battute talmente brutte da essere divertenti; frequenti primi piani sui sederi delle tre protagoniste e di qualsiasi altro personaggio femminile di passaggio; schiere di personaggi improbabili con richieste impossibili; censure sulle anatomie appena sufficienti da non catalogarlo come porno; esplosioni, frasi ad effetto e cibi che stimolano l'appetito appena a sentirne parlare.
Cibo, sesso ed azione, questo manga è il minimo comun denominatore dei desideri maschili.
Davvero è tutto qui, non ci sono altri elementi. Di per se è un manga molto diretto, semplice e privo di valori umani o universali. Non presenta una trama approfondita o articolata (direi che quasi non presenta affatto una trama) e si limita a storie che giustificano gli eccessi goliardici che vediamo ritratti.
Dal punto di vista grafico presenta i suoi alti e bassi. Il design dei meccanismi, delle astronavi e di tutte le parti tecnologiche è magnifico, tanto che ricorda da vicino quello del caro buon vecchio Masamune Shirow di Appleseed e Dominion, per di più seguendo a dovere le leggi del design dei primi anni '90 che avevo già presentato nel mio terzo articolo sulla saga di Votoms. Punto a sfavore riguarda invece il disegno dei personaggi, buone le anatomie ma abbastanza dimenticabile il disegno dei volti, soprattutto quello delle ragazze. Le proporzioni e le prospettive dei volti sono lasciate al caso e l'unico disegnato bene è quello di Caisar, per il resto tutti gli altri personaggi maschili sono delle elementari caricature.
Un acquisto consigliato se sapete di poter apprezzare tutti gli aspetti sopra citati, da non leggere assolutamente se avete già fame.
[Piccolo Fuori-Discussione]
Voglio però far notare come il manga citi più volte piatti a base di pinna di squalo con totale leggerezza, quando nella nostra realtà sono frutto di una pesca barbarica e moralmente inaccettabile. Colgo quindi l'occasione per spronarvi ad informarvi su cosa sia realmente questa pratica e trarre le vostre dovute conclusioni. Questo è quanto.
Nessun commento:
Posta un commento