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06 marzo 2011

Quel porcone su Mecharete discute di cosaccie

Hentai.

Preferisco in questo caso saltare del tutto preamboli i quali, visto l'argomento, finirebbero per essere patetici, fuori luogo, sessisti o disgustosi e buttarmi direttamente in un post che intendevo scrivere da un po' di tempo. Per essere più precisi, da l'altro ieri.

Hentai è un termine ombrello sotto il quale ricade ogni cosa che riguardi in modo più o meno pesante la sfera erotico-sessuale. Di per se hentai, ricostruendo la cosa quale mero iniziato alla lingua giapponese e con l'aiuto del dizionario tascabile della Shogakukan, pagato un abuso, è formato dalla radice della parola henna (変な) che significa "strano" ed il kanji in questo caso pronunciato tai (態) che può indicare "aspetto" o "stato d'essere", dunque hentai (変態) indica un qualcuno "che è strano".
Ma così come quando noi parliamo di "ippopotamo" la nostra mente non va a Furia Cavallo del West con le pinne che nuota, allo stesso modo il significato letterale di un termine non è che la radice del suo significato d'uso comune. Quindi la "gente strana" a cui il termine in questione si riferisce sono dichiaratamente i "maniaci sessuali".

Quindi se siete anche minimamente interessati alla sfera sessuale siete dei malati! Vergognatevi.


Bene, tolta questa considerazione culturale che lascia un po' il tempo che trova e che mi è stata molto utile come esercizio di ripasso, andiamo nel quid del discorso.

Si, anche MechaRete passa dal lato del Male e posta un'immagine zozza. Con un po' di sforzo riuscirete pure a vederla...

Come si riconosce un buon hentai?
Non ne ho la benché minima idea. Al di la di considerazioni che si possono applicare a qualsiasi altro genere di fumetto inerenti lo stile grafico o il coinvolgimento delle situazioni narrate il resto è molto, molto soggettivo.
Motivo per il quale ora posterò quelli che sono i MIEI criteri di selezione per determinare cosa distingue un buon hentai da un pessimo hentai.

LE CONDIZIONI OBBLIGATORIE:

1- L'assenza di personaggi maschili: Se ce ne sono, iniziamo male. Gli hentai sono la realizzazione di una fantasia ideale, non mi interessa affatto vedere un altro uomo - che non sono io - godere con decine di super-gnocche. Lo considero fastidioso ed indisponente.

2- L'assenza di sbudellamenti: Il genere "guro" (dall'inglese "gore" - truculento) esiste ed ha i suoi proseliti, ma sinceramente vedere una ragazzina scuoiata viva non è proprio il mio concetto di "erotismo".

3- L'assenza di uno stile troppo realistico: È il motivo principale per cui guardo un hentai invece che un filmato o un'immagine con persone in carne ed ossa dai più conosciuti siti zozzi internazionali. Non è un forma di distaccamento dalla realtà, la ragazze in carne ed ossa mi interessano eccome, ma piuttosto il fatto che se guardo un manga/anime di questo genere è proprio perché in quel momento sto implicitamente cercando qualcosa di più o meno distante dalla realtà. Voglio fantasticare come cavolo mi pare e piace.

4- L'assenza di anatomie troppo poco realistiche: Quasi un controsenso con il punto precedente, ma in realtà con questo delimito il mio valore di tolleranza con i "voli di fantasia". Questo riguarda soprattutto l'aspetto del disegno più importante negli hentai, quello anatomico.

LE CONDIZIONI ACCESSORIE:

5- La presenza di creature multitentacolari: Questo è un punto a favore. Eliminati i personaggi maschili dal punto uno si vedrebbero ridurre le possibilità narrative della storia, per cui ecco arrivare in nostro soccorso orribili creature che si occuperanno gioiosamente di penetrare le nostre graziose protagoniste al posto loro. E poi è sempre un bellissimo messaggio di fratellanza universale.
5bis- Sesso con animali: "Anche un gatto ve bene" (cit.)
5tris- Sesso con esseri antropomorfi non umani: Meno sembrano umani e meglio è, in ogni caso.

6- La presenza di situazioni improbabili: Questo punto va un po' a braccetto con il punto tre ed è sempre legato al mondo di fantasia che andiamo a cercare nella nostra mente che i pornazzi in carne ed ossa non ci possono dare. Vestiti che si strappano senza particolari spiegazioni, ragazzine convenientemente esibizioniste, la totale noncuranza per infezioni e malattie, stupri ben-accetti o casuali cadute che portano le persone interessate bloccate in posizioni del tutto inverificabili. È un po' la bellezza di questo genere.

7- Amore tra ragazze: Quando c'è, una sola parola risuona nella mia testa: "BINGO!". Il genere "yuri" è il mio principale criterio di ricerca in questo genere, anche se non arrivo ai livelli di alcuni maniaci che lo definiscono "la forma più pura di amore". Però è indubbiamente la forma di amore più simpatica da vedere in un hentai.
7bis- Amore di gruppo tra ragazze: ...e vabbè.

8- I manga vincono sugli anime: È un dato di fatto, gli anime hentai sono spesso delle vaccate. È un prodotto delle leggi di marketing: produrre un anime è sempre molto più costoso che produrre un manga e richiede lo sforzo di un maggior numero di persone. Ne conviene che mentre i manga vengono nella maggior parte dei casi realizzati da autori amatoriali ed indipendenti che fanno un po' ciò che piace a loro, gli anime devono seguire leggi di mercato per poter massimizzare il rapporto costo/guadagno della casa produttrice. Quindi spesso gli anime attirano il fruitore con copertine ingannevoli ed offrono contenuti del tutto stereotipati, noiosi e di bassa qualità. Gli anime hentai validi sono così pochi da potersi contare sulle dita di una mano (uno su tutti: Sex Demon Queen).


Questo è un po' quanto sono riuscito a generalizzare nel breve spazio di questo post. Se andassi ancora avanti con le condizioni andrei fin troppo nello specifico e perderebbero d'importanza.
In ogni caso ricordate un cosa: se non esistessero gli hentai vi ricordereste ancora di Sailormoon?

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