Urasawa e Tezuka, due tra i più grandi mangaka che la storia ricordi, in un solo fumetto. E la cosa incredibile è che non delude le aspettative, anzi...
È un periodo nero in cui mancano le nuove uscite ed allo stesso tempo mi mancano anche le idee su cosa scrivere, avrei potuto recensire Kowarekake no Orgel, ma sarebbero state due righe di insulti e basta. Motivo per il quale invece do il mio contributo al miglioramento della vita nel Mondo e consiglio a tutti di leggere questo magnifico manga.
Sono passati 22 anni dalla morte di Osamu Tezuka, colui che viene a ragione considerato il padre dei manga, l'uomo che ha dato alla luce un intero universo di idee ed arte. Leggendo i suoi manga si intuisce immediatamente come avesse delle idee chiare e geniali su tutto ciò che compone un fumetto: storie, disegni, inquadrature, personaggi e quant'altro.
Naoki Urasawa, dal canto suo, ha dimostrato attraverso manga come 20th Century Boys e Monster di non essere da meno. Un genio nel creare personaggi coerenti e credibili, con personalità infinitamente complesse, immersi in storie follemente intricate.
Così nel 2004 Urasawa decise di rendere omaggio all'opera di Tezuka Tetsuwan Atom realizzando una propria versione. Unendo così le sue idee a quelle dell'opera originale ha creato un capolavoro.
Siamo nel futuro, i robot sono talmente evoluti da essere in grado di emulare alla perfezione la razza umana, non solo nell'aspetto ma anche nel pensiero e nei sentimenti. Gesicht è un robot detective tedesco adombrato da strani sogni a cui viene affidato un caso apparentemente incomprensibile. Un serial killer che potrebbe essere allo stesso tempo robot o umano sta uccidendo le più grandi menti scientifiche nel campo della robotica ed allo stesso tempo una forza sconosciuta sta distruggendo i più evoluti robot mai costruiti. Attorno a questi eventi sono coinvolti diversi fattori politici che riportano alla passata guerra nella Persia e ad una fazione estremista che non vuole che i robot possano avere gli stessi diritti degli umani. Tutti fattori che lentamente si scopriranno collegati tra loro con il progressivo evolversi degli eventi.
Una continua carrellata di personaggi profondi e vivi, spesso coinvolti in storie terribili e complesse. Una storia di detective fantascientifica con tutti i crismi, ricca di misteri, stupore e meravigliosi dialoghi. Uno dei miei passaggi preferiti del primo volume è l'interrogatorio tra Gesicht e il robot omicida Brau 1589: "Gli esseri umani hanno esaminato minuziosamente la mia intelligenza artificiale... ...ma non vi hanno trovato alcun difetto... Non c'era niente di difettoso... La paura degli umani è cresciuta ancora di più..."
La storia si evolve e prosegue in una maniera imprevedibile, aumentando via via in complessità ed introducendo nuovi elementi. Negli otto volumi che compongono l'intera opera accade davvero di tutto con momenti molto drammatici, colpi di scena e qualche momento d'azione, non ci sono momenti comici e del resto non ci sarebbe modo di inserirli nella trama.
Pluto rappresenta cosa succede a trasporre le idee un po' ingenue sul futuro degli anni '60 in un contesto odierno e non più molto ingenuo.
Ma più di ogni cosa questo manga rappresenta cosa succede a passare le idee di un genio del fumetto ad un altro genio del fumetto, ottenendo qualcosa di esponenzialmente bello.
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