I soliti personaggi, la solita trama, le solite gag, le solite trovate. Ma per chi non sapesse cosa sia tutta questa reiterazione vi faccio un piccolo riassunto.
Un inizio quantomeno sospetto... |
Siamo in un mondo fantasy dei più classici e, più precisamente, le nostre vicende si focalizzano sulla harrypotteriana accademia di magia per nobili in cui, tra molti altri, studia la rosa-capelluta Louise Francoise Le Blanc de La Valliere. In tutta la scuola viene soprannominata "Zero Louise" per la sua incapacità di lanciare magie che non producano esplosioni.
Il giorno in cui tutti gli studenti devono evocare un proprio famiglio, c'è chi evoca una talpa, chi un topo, chi un drago, Louise evoca un comune cittadino del pianeta Terra: Hiraga Saito.
Dopo un lungo periodo di confusione generale si scopre che, all'insaputa di tutti, con l'evocazione Saito ha ricevuto un potere chiamato "Gandalfr" che gli permette di usare alla perfezione qualunque strumento impugni (a metà della prima serie abbatte un golem con un lanciamissili, vero la fine pilota un aereo della seconda guerra mondiale - entrambi finiti per caso nel loro mondo), risulta evidente che non c'è modo alcuno di riportarlo sulla Terra (per forza, altrimenti l'anime finirebbe) e durante la seconda serie lui e Louise si mettono assieme.
Poi c'è la classica pletora di personaggi, per lo più femminili e per lo più attratti da Saito, tanto per creare la solita situazione harem.
Come nelle serie precedenti anche qui veniamo subito introdotti a dei misteriosi cattivi con dei misteriosi intenti che solo i nostri protagonisti potranno fermare. Come nelle serie precedenti vigono supreme le gag sulla scarsa circonferenza pettorale di Louise e sui comportamenti dongiovanneschi di Saito. Come nelle serie precedenti c'è un'inaspettata coerenza interna nel mondo di quest'anime.
In parole povere, se avete già visto le precedenti serie di Zero no Tsukaima saprete già esattamente quello che vi aspetta. Come questo anime riesca a mantenere un simile successo senza mai effettivamente rinnovarsi per me rimane un mistero, ma fatto sta che continuo a guardarlo anch'io.
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