E dopo questa bella ma banale frase poetica, che potete tranquillamente riutilizzare sotto licenza Creative Commons, vi espongo questo nuovo anime che finora sembra essere un ottimo titolo.
Mutta Nanba è il fratello maggiore, nato nello stesso giorno in cui la nazionale di calcio giapponese subì una deludente esclusione dai mondiali, Hibito Nanba è il fratello minore, nato nello stesso giorno in cui la nazionale giapponese di baseball fece esultare l'intera popolazione.
Nel 2025, là dove il secondogenito sarà uno dei pochi astronauti a partecipare alla prima missione di colonizzazione della Luna, il fratello maggiore è appena stato licenziato dalla compagnia automobilistica per cui lavora (per aver tirato una testata nello sterno al suo superiore all'urlo di "Zidane!").
È la storia di due fratelli con le stesse passioni, ma che il destino ha portato su due strade differenti. È la storia della responsabilità che prova il fratello maggiore nel dover essere sempre all'altezza del suo ruolo e quindi sempre "un passo avanti". È la storia dei sogni da bambino che abbiamo dimenticato, ma che ci possono sorprendere nel momento più inatteso della nostra vita e salvarci l'esistenza.
Ma il bello di Space Brothers è che è un anime sulla vita di tutti i giorni, e nella vita di tutti i giorni, impegnandosi, chiunque di noi può diventare un astronauta.
Space Brothers è anche un anime puntato ad un pubblico maturo, nel senso che non cerca di attrarci con bei disegni ed animazioni (entrambi fattori abbastanza scadenti in questo contesto), ma con la storia che ci viene raccontata, con la caratterizzazione dei personaggi e con una buona a sana dose di ironia.
Insomma un cartone brutto da vedere, ma bellissimo da seguire.
(in una nota di margine: domani esce il primo episodio di The Legend of Korra e son già in solluchero)
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