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10 marzo 2012

Le Voci della Nostra Infanzia

Avete presente il caro buon vecchio "intervallo" della RAI, ecco, mettetecelo dopo quasi un'oretta delle peggio scalogne possano succedere ad una famiglia povera ed avrete il vostro film.


Le Voci della Nostra Infanzia è un film d'animazione di recente uscita, il quale, probabilmente in vista delle scarse vendite previste, è stato allegato gratuitamente assieme al numero di febbraio 2012 della nota rivista informativa fumettistica Anteprima.

Siamo in quello che Una Tomba per le Lucciole ha decretato essere il periodo perfetto per inscenare storie di tragedie strappalacrime: il Giappone del dopoguerra.

I 95 minuti della pellicola ci raccontano un breve periodo dell'anno scolastico di una classe delle elementari di un normale paesino nipponico. Arriva una nuova compagna di classe trasferita, il nostro giovane protagonista si invaghisce di lei e poi, via di tragedie una in fila all'altra.
Tutta la trama gira attorno ad un concorso di cori delle elementari e tocca i temi classici del genere: la povertà, il teppismo giovanile, la morte, i legami e i sogni; ma lo fa con molta meno capacità e suscitando molto meno interesse rispetto al già citato film di Isao Takahata.

L'intera opera sembra esclusivamente dedicata ad un pubblico di giapponesi nostalgici dei tempi andati con un'evidente obiettivo di alimentare il patriottismo verso la nazione. La scena del concorso canoro è un lunghissimo e diversamente sopportabile intermezzo pubblicitario dello spirito giapponese del dopoguerra, con tanto di canzoni popolari in sottofondo ed immagini di luoghi e scene del tutto quotidiane.

Stona ancora di più il doppiaggio italiano, dove tutti i bambini che vediamo hanno nel migliore dei casi la voce di un ventenne e nel peggiore quella di un quarantenne con il vizio del fumo.

Mi è parsa un'opera vuota, priva di qualsiasi spunto d'interesse, con sentimenti riciclati da altre opere già esistenti e dialoghi privi di mordente. Non ci sono variazioni nello stile narrativo che possano dare un po' di mordente o stemperare un po' i toni patetici dell'atmosfera.
Insomma una film che ben merita di essere distribuito gratuitamente allegato ad una rivista solitamente gratuita (se il vostro fumettista di fiducia di fa pagare Anteprima vi sta prendendo bellamente in giro).

Si salva forse solo il dialogo finale tra la maestra e gli alunni, che riesce a strappare una lacrimuccia. Il resto è fine a se stesso.

3 commenti:

  1. Devono aver allegato in ogni rivista un film/OAV differente, perchè nella mia c'era "Le portrait de Petite Cosette" (OAV di 3 episodi)

    [cit]Stona ancora di più il doppiaggio italiano, dove tutti i bambini che vediamo hanno nel migliore dei casi la voce di un ventenne e nel peggiore quella di un quarantenne con il vizio del fumo.[/cit]

    LAWL...è così pessimo?
    Allora son stata fortunata, visto che ho anche il manga di Petite Cosette, e mi piace :3

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  2. Ti è andata stra-bene, quello è molto bello. Fortunatamente ce l'ho già.

    In ogni rivista un DVD diverso? Devo informarmi su quali erano gli altri film.

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    Risposte
    1. è solo una mia ipotesi...ma penso che sia così...anche perchè erano tutti imbustati che non lasciavano vedere il DVD.

      Beh, meglio...quando ho tempo, e non son impegnata a:
      1.scrivere fanfiction su Megamind
      2.guardare il forum dei MLP
      3.modificare Lily Blossom per farla diventare Derpy
      4.fare dell'altro
      5.vivere il resto della mia vita XD
      forse guarderò quel DVD, o magari giocherò a REZ o a altri giochi per Wii/Dreamcast che ho preso e non ancora giocato (come The Last Story)

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