La Play di Modena è BELLA!

Eccomi appena tornato dalla fiera giochistica di Modena. Una stupenda fiera, grande, ben organizzata e, sopratutto, VIVA!

Non volendo fare foto, che poi lasciano il tempo che trovano, ho deciso di dare una maggiore immersione alla fiera con un'infinità di filmati.
Purtroppo sono di scarsa qualità, per via della scarse capacità della mia macchina fotografica di funzionare come videocamera (beh, non è la sua funzione principale).



Mi scuso fin d'ora per il linguaggio usato in alcuni frangenti e per la mia pessima voce. Davvero fastidiosa.


Il grande e attraente stand della Lego. Il modo migliore per tornare al passato.


Altro bellissimo scorcio dello stand Lego, peccato per la scarsa qualità del filmato.


Panoramica di una piccola parte della fiera ed alcuni giochi molto vasti.


Giochi di miniature e commenti maschilisti dei quali già mi scuso verso chi potesse potenzialmente offendersi.


Altro giochi di miniature ed il paragone tra un Stormtrooper Imperiale ed un Space Marine. Il tizio che ho scambiato per Ezio di Assassin's Creed era veramente un tizio in tuta protettiva.


Altre fanciulle di bell'aspetto (e ancora mi scuso per i termini inappropriati) e la realizzazione che il futuro del divertimento equivale al suo passato: i Lego.


Gli strani costumi che passano per le zone di collegamento tra le varie aree. Gente, investite nei Lego.


"Vorrei essere un Gundam"?


Le piste delle macchinine ed una scottante realtà ad esse collegata.


L'età dell'oro dei videogiochi.


Un interessante gioco con i Gundam radiocomandati ed un sistema computerizzato che ne gestisce le armi e i danni.


Un passaggio tra un padiglione e l'altro parlando del più e del meno & commentando tutto ciò che vediamo.


Per sbaglio ho attivato l'alta risoluzione registrando questo video. Ma in effetti il drago ha il suo perché.


Gente in armatura ed armi brutali.


Girando e filmando panoramiche, infine, incrociamo una fantasiosa processione.


Inizio pensando di filmare una cosa, me ne perdo un'altra ed inizia la mia disperazione.


Il corridoio centrale è il punto nevralgico della vita della Play. Ancora ci scusiamo per i nostri comportamenti (l'upskirt in realtà è una bufala).


Persone in perfetti costumi delle guerre napoleoniche (tra cui un mito che si comportava pure a tema) e la telefonata con il signor Jazzinghen.


Come dei vecchi pensionati stiamo seduti ad una panchina commentando la vita che ci scorre davanti.


La seconda parte di noi tre in panchina e le grandi verità elargite dal buon Igor.


Andiamo a dominare la fiera dall'alto analizzando sociologicamente i comportamenti di massa.


Trash-art, Sailor Mars ed ameni scorci della fiera.


Cosplayers, cosplayers e pessime battute di Carlo sul mio stile di master di GdR.


I divertimenti arcaici: simpatici giochi a bassa tecnologia.


Dimostriamo che il gioco della balestra è impossibile (o altamente improbabile). Seguono altri geniali giochi a bassa tecnologia.


Dopo esserci lustrati gli occhi con gli scatoloni Lego un evento traumatico segnerà per me il resto della fiera. Ecco un modo un po' sbagliato di gestire una fanbase.


Fuggito di soppiatto dai loschi individui... Rainbow Dash! Rainbow Dash! Il resto non ha importanza.


Raggiungiamo la mia macchina per scaricare un po' di mercanzia, parlando del più e del meno riguardo la fiera.


Carlo ci mostra i rischi del coniglione di plastica. Tanto Cuore è un ottimo gioco di carte non collezionabili.


Un altro filmato abbastanza inutile.


Un massiccio simulatore di formula 1.


Il colorato stand dell'AVIS ed alcuni individui che sperano di rilanciare il diablo, senza riuscirci molto.


Costumi spettacolari, Stocking, il M.A.M.E., Capitan Harlock, Star Wars, Metal Slug... tutto in un solo filmato.


Il mio acquisto.


Le cosplayer sono carine, "la fisica, questa maledetta" e le campagne pubblicitarie degli atei. Ci scusiamo per il pessimo audio.


Dopo alcune ore nella fiera ormai inizio a dare evidenti segni di esaurimento.


Dedicato al povero Igor, una panoramica dello stand di Rebecca Guay (un'illustratrice delle carte di Magic: the Gathering) mentre lui non aveva carte da farsi autografare.


Ed infine usciamo dalla fiera elargendo le considerazioni finali.


Bene, vedendo la qualità di questi filmati sono giunto alla conclusione che forse è giunto il momento di comprarmi uno di quegli smart-phone di cui si parla tanto.

Chiudo.