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05 dicembre 2011

Underground - Nuovo manga

Yoshihisa Tagami, già noto alla vecchia guardia per l'ottimo Horobi di GranataPressiana memoria, torna con manga sorprendentemente bello e carico di sapore "old school".


Suppongo che siano davvero pochi i lettori di questo blog che abbiano letto Horobi, ai tempi della Granata Press. Ma si trattava davvero di un bel manga di mostri narrato in modo maturo e quasi letterario, lo stesso stile che ritroviamo in questo Underground.

Quando ho letto la quarta di copertina mi si è subito storto il naso: "Un giovane uomo diventa il testimone del mondo della pornografia degli anni 80!".
La prima cosa che mi è venuta in mente è il pessimo e pecoreccio Hot Detective Tsubaki, ma fortunatamente, seppure anche qui la pornografia sia la trama di fondo, abbiamo invece un manga coerente, interessante e credibile.

Siamo nel 1982 e Motomiya è un giovane di 26 anni che sogna di diventare uno scrittore di reportage, ma per sbarcare il lunario inizia a collaborare con un suo amico nella realizzazione e nella distribuzione di album fotografici di nudi femminili non censurati (illegali in Giappone). Si tratta di una vita per nulla facile, in cui si deve continuamente scendere a compromessi, trovare strade per non farsi scoprire dalla polizia ed avere continuamente a che fare con chi controlla il mercato della pornografia nel paese del Sol Levante: la yakuza.
La sua vita prosegue tra lo smercio di materiale pornografico per vie clandestine, uso di marjuana e l'ossessione per una prostituta di nome Maria. Poi, fortunatamente, trova impiego presso una casa editrice clandestina per la quale inizia a realizzare il suo sogno di uno scoop: un reportage sul mondo degli urabon, gli album fotografici non censurati.

Sembra una sciocchezza, ma tutto questo significa gestire un team di collaboratori che sanno di dover lavorare al limite della legalità, saper cogliere le soffiate dove vengono allestiti i set fotografici e dover continuamente aver a che fare con la yakuza, certamente non felice che un simile aspetto dei loro traffici venga pubblicizzato. Ed in tutto questo continua ad aleggiare, persistente, la sua ossessione per Maria.

La storia viene narrata usando moltissimo i dialoghi interiori del protagonista, offrendoci una narrazione in prima persona che ci riporta più al genere letterario che non a quello dei manga. Uno stile di narrazione genuino, scorrevole e coinvolgente che rende questo fumetto davvero molto interessante.
Visti i temi trattati ci sono spesso scene di nudo femminile, ma non sono molto frequenti e sono poste in un modo da apparire ben poco erotiche e molto coerenti con lo stile degli anni '80, così come lo è lo stile di disegno di Yoshihisa Tagami.

Un manga maturo per il suo stile di porsi al lettore e di raccontare gli eventi, crudo, realistico e privo di cliché. Ne sono positivamente impressionato.

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