Fiato alle trombe, è il momento della seconda serie di uno degli anime più belli di sempre. "Sarà all'altezza?" tutti si chiedono.
[Per problemi tecnici non mi è possibile inserire screenshots di questo primo episodio, sarà per il prossimo articolo...]
Last Exile torna nella sua magnifica ambientazione simil-steampunk in cui il cielo la fa da padrone. Acciaio, olio e radiatori fanno bella mostra di se su tecnologiche che si rifanno stilisticamente agli anni '50, con aerei dalle linee improbabili ma molto accattivanti.
Giganteschi colossi metallici solcano i cieli battendo le insegne delle più gloriose casate nobiliari, nuove alleanze e nuove guerre continuano a nascere tra i regni più potenti ed in tutto questo i pirati trovano il loro spazio per sopravvivere.
Ed è appunto una grande compagnia di pirati a scrivere la storia di questo Last Exile ~ Ginyoku no Fam. La Fam del titolo è una giovanissima piratessa che decisamente non soffre di vertigini, il suo ruolo è quello di guidare assieme alla sua copilota Gisey un piccolissimo caccia grande quanto una vasca da bagno e disabilitare il più possibile le corazzate nemiche prima che il resto del gruppo di pirati compia l'attacco vero e proprio.
Il suo ruolo diventa ancora più preponderante quando, approfittando di una trattativa di pace finita malissimo, lei ed i pirati a cui appartiene salvano la principessa del regno di Turan durante un'epica battaglia aerea tra aereonavi corazzate.
In questa seconda serie tutto sembra essere al proprio posto: la cura maniacale di tutti i dettagli legati alla meccanica dei veicoli e alla vita di tutti i giorni in un mondo così diverso dal nostro, l'arte grafica di Range Murata che anche qui gode del suo massimo splendore come già nella prima serie, le bellissime ed azzeccate musiche, un raro uso intelligente della grafica computerizzata ed il ritorno di Dio, il miglior personaggio della prima serie, ancora folle e geniale come un tempo.
Unica nota che non mi ha convinto molto di questa seconda serie è proprio Fam, la protagonista. Sempre il solito personaggio cliché della ragazzina vincente e positiva che abbiamo già visto fin troppo spesso e peraltro qui appare pure un po' forzato.
Per il resto: è Last Exile e pertanto è figo.
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