Direttamente dall'omonimo videogioco per Playstation2 un serie tv che ne ricalca perfettamente disegni, musiche, atmosfere e storia. Praticamente la stessa cosa, ma senza la necessità di giocarci.
Tanto identico da aspettarsi la schermata del "level-up" di tanto in tanto.
Siamo nel moderno Giappone e, tanto per cambiare, un giovane sedicenne dai capelli corti si è appena trasferito in una nuova città. Il suo nome è Narukami Yuu e ad attenderlo alla stazione d'arrivo ci sono suo zio detective e la rispettiva figlioletta che fa le elementari. Non sappiamo molto il perché del trasferimento, se non per il fatto che è causato da una complicata situazione famigliare e che durerà solo un anno, ma del resto sappiamo già che non avrà alcuna rilevanza nella trama dell'anime, in quanto serve solo come pretesto per provocare la classica situazione di "giovane appena trasferito che inizia a fare amicizie nuove in modo da rendere allo spettatore più naturale e comprensibile l'introduzione degli altri personaggi".
Ad avvallare questo abbiamo che il protagonista è il classico uomo-pupazzo che si fa trascinare dagli eventi a dagli altri personaggi ben più carismatici di lui.
La notte prima dell'inizio della scuola ha uno strano e breve sogno: mezzo addormentato vede una figura umana adombrata dalla nebbia che gli dice con voce distorta "prendimi, se ci riesci".
Il giorno dopo, come se fosse prescritto in un copione, fa già amicizia con alcuni suoi compagni di classe: la classica ragazza energica Satonaka Chie, la classica ragazza tranquilla Amagi Yukiko ed il classico giullare Hanamura Yousuke. Gli unici tre personaggi che si distinguano in qualche modo dal resto del corpo studentesco.
Tutto sembra tranquillo ma nella città accade una strana morte ed una notte, Yuu, rischia di farsi risucchiare dal televisore intento a trasmettere una trasmissione molto disturbata.
Il giorno dopo ne parla con gli amici ed invece che prenderlo per pazzo ne risultano molto interessati. Lo stesso giorno vanno a visitare un negozio di elettronica ed il fenomeno si ripete, Yuu si immerge letteralmente nel televisore ed i due Yousuke e Chie ne finiscono anch'essi incidentalmente risucchiati.
Si trovano così in un mondo parallelo, la copia del mondo normale ma silenzioso, in rovina e perennemente ammantato dalla nebbia. Apparentemente tranquillo, ma dopo qualche minuto d'esplorazione scoprono invece essere abitato da strani esseri fatti di fluido nero con intenti antropofagi... e da una mascotte insopportabile.
La prima cosa che si fa notare in questo anime è il design: preciso, ricco di colorazioni a gradiente e di trovate stilistiche. Molte di queste trovate si rifanno direttamente al videogioco, come ad esempio le transizioni da un giorno all'altro. Il character design è molto peculiare, molto freddo e squadrato, caratteristica tipica del disegnatore che si occupa da sempre della serie di Megami Tensei.
Abbiamo così un prodotto categoricamente fedele all'originale in tutto e per tutto, nel bene e nel male. Tanto che, al di la dell'aspetto tecnico, non ne sono rimasto particolarmente impressionato, il ritmo è davvero molto lento e la storia fa fatica ad ingranare.
Spero che sia un problema solo di questo primo episodio, ma sinceramente fare l'anime di un videogioco che si rifaceva allo stile degli anime non mi sembra la migliore delle idee... (vi hanno mai parlato di Street Fighetr: the movie: the game?).
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