Siamo nel far-west, ma non siamo ne in America ne tanto meno nel nostro mondo.
Sono tempi duri, in cui i pistoleri riescono a guadagnarsi da vivere solo partecipando a pericolosi duelli in cui si scommette sulle loro vite. Un uomo povero in canna dal nome di Hope Emerson arriva in città sperando di raccattare qualcosa da mangiare, nel frattempo nella stessa città, Kyle Palmer, un organizzatore di duelli, porta all'amico Greg River una ragazzina sopravvissuta ad una strage in una chiesa, compiuta dalla famiglia Crimson.
Greg, esperto duellista e persona di buon cuore, la prende immediatamente sotto la propria ala protettrice ma la famiglia Crimson non sembra essere della stessa opinione ed è intenzionata a puntare specificatamente alla ragazzina. Hans Giles, un inquietante membro dei Crimson Executors, arriva in città per riprendersela ed ingaggerà un duello con il buon Greg, che finirà per avere la peggio.
Ma è proprio qui che appare Hope Emerson, reclutante all'idea di dover duellare contro qualcuno in quanto tendenzialmente pacifista, ma costretto dagli eventi per potersi guadagnare da mangiare, decide di scontrarsi contro il pericoloso Hans Giles e lo sconfigge sparando tre colpi nello stesso identico punto in meno di un secondo.
I rapporti interpersonali inizieranno immediatamente a mettersi in moto: la ragazza inizierà a seguirlo (contro la volontà di lui) per avere la sua protezione e Kyle Palmer inizierà a seguirlo per la quantità di denaro che potrebbe guadagnare sfruttando la sua abilità. Senza contare che Hope, per quanto sia incredibilmente abile con la pistola, è un povero fesso in tutto il resto e la presenza dei due scocciatori gli permette più di una volta di potersi comprare da mangiare.
La storia vede così il trio di protagonisti viaggiare di città in città continuamente tallonati dai pericolosissimi sgherri della famiglia Crimson, ed arriveremo anche a capire il perché di tanto interesse verso la ragazza. Da una storia molto semplice si legheranno lentamente poi altre storie con i personaggi che incontreranno sul loro cammino, siano essi amici o nemici e tra alcuni stereotipi spicca anche qualche idea originale; come, ad esempio, la presenza di un nemico ragionevole.
Insomma una manga western che, tutto sommato, non si prende troppe libertà sul genere e gioca molto sui suoi cliché tipici (duelli, rapine alle banche, casinò...) senza però essere "brutto, sporco e cattivo".
Lo stile di disegno è sempre lo stesso di Minagawa, con la sua cura per gli scenari ed i vari particolari ma le sue solite proporzioni sgraziate sui volti.
Insomma, non è un capolavoro ma è degno di rispetto.
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