Haruhi Suzumiya no Yuutsu con protagonisti sfigati. Carina l'idea, ma temo per la banale "situazione harem".
Prendete Haruhi Suzumiya no Yuutsu, togliete ai protagonisti il fatto di essere divinità, viaggiatori del tempo, esper ed alieni. Cosa rimane? Un gruppo di poveri disadattati sociali. Boku wa Tomodachi ga Sukunai è esattamente questo.
La prima cosa che si nota è che si tratta di un parto dello stesso studio d'animazione di Denpa Onna to Seishun Otoko, che pone anche qui un forte accento sulla sensualità intrinseca delle protagoniste semplicemente dando un effetto di carnosità ed umidità alle labbra. E sempre come nella loro precedente produzione anche qui abbiamo un protagonista maschile assoluto attorniato da una schiera di belle fanciulle tutte per lui, ma andiamo con ordine.
Hasegawa Kodaka è il nostro protagonista ossigenato appena trasferitosi in una nuova città. Ma per il suo aspetto e qualche incomprensione iniziale viene visto da tutti come un delinquente, tutti lo temono e quindi tutti lo evitano.
Un giorno, andando in classe a recuperare la propria tuta da ginnastica, vede la riservata Mikazuki Yozora, sua compagna di classe, parlare con grande trasporto con un'amica immaginaria.
Dopo qualche incertezza Kodaka decide comunque di entrare in classe, interrompendo la finta discussione e facendo calare il gelo. Scoperta con le mani nel sacco Yozora passa dall'imbarazzo all'orgoglio vantandosi della propria amica immaginaria ed iniziando a raccontare eventi mai accaduti, rendendo chiaro a Kodaka che la ragazza è una perfetta disadattata sociale che accetta solo il proprio mondo interno e preferisce evitare ogni relazione col mondo reale.
La discussione passa sul quanto sia difficile trovarsi degli amici e su quali tecniche si possano adottare per trovarne finché Yozora non arriva all'illuminazione suzumiyaharuhiesca: creare un club per chi non riesce a trovare amici!
Il poster del club viene realizzato in modo estremamente criptico e, a detta di Yozora, può essere interpretato correttamente solo dai potenziali membri. In quattro e quattr'otto il club viene realizzato e prendono posizione in una sala della cappella scolastica.
Contro ogni aspettativa di Kodaka la prima persona che vuole iscriversi già al primo giorno: è la bella e popolare Kashiwazaki Sena.
Contro la natura stessa del club Yozora si intestardisce a non volerla accettare, ma Sena è comunque riuscita ad interpretare il poster e questa è la prova che nemmeno lei ha dei veri amici. Kodaka, combattendo la testardaggine di Yozora, la ammette ma tra le due ragazze non corre buon sangue.
Che futuro avrà il club?
Un primo episodio molto simpatico che introduce una serie di personaggi abbastanza comuni ma posti in un contesto di disagio relazionale un po' insolito. Già dalla sigla iniziale si intuisce che la serie andrà a parare sullo stereotipo dell'harem e le similitudini con Haruhi Suzumiya no Yuutsu si sprecano.
Dunque una serie che non brilla per idee originali, ma merita un esame più approfondito guardando i prossimi episodi.
Ho sempre pensato anche io che lo studio d'animazione di “Denpa Onna to Seishun Otoko” fosse stato dannatamente bravo a rendere i personaggi femminili più sunsuali.
RispondiEliminaAdesso darò un'occhiata anche io alla serie.
Ma infatti. Però anche questo particolare mi fa temere sempre più per la banale serie-harem, Denap Onna... era pure iniziato bene e poi ha fatto quella fine lì.
RispondiEliminaSperiamo in bene.