Dopo averlo imparato ad apprezzare grazie al suo ignorantissimo Space Chef Caisar Boichi non delude le mie aspettative, con un'opera poetica, apocalittica, ironica, fantascientifica, fantasticheggiante e geniale.
Hotel è una raccolta di racconti brevi partoriti dalla mente di questo abile mangaka, che si dimostra avere un'inventiva di tutto rispetto.
E tutti questi piccoli manga vedono evidente l'impronta di questo autore, proponendoci diverse combinazioni di fantascienza, umorismo, gastronomia e gnocca (seppure quest'ultimo aspetto sia trattato molto meno di quanto mi sarei aspettato). Tutti benedetti dall'abile mano artistica di Boichi, che riesce a disegnare con dovizia di particolari ogni piccolo aspetto delle tavole, creando un realismo fumettistico di rara bellezza.
Le storie sono totalmente scollegate tra loro e vanno dalla fantascienza a drammatici episodi di vita quotidiana, dal fantasy ai supereroi, dall'umoristico al gastronomico; talvolta compenetrando i generi. La lunghezza delle storie va da qualche decina di tavole ad un paio di facciate e sono tutte molto belle nei loro rispettivi generi d'appartenenza.
In particolar modo "Hotel", la storia che non a caso da il nome al volume, è un racconto di fantascienza dalla bellezza commovente, tanto che speravo occupasse da solo l'intero tomo cartaceo. Nel giro di alcune pagine ci vengono raccontati gli ultimi giorni della vita sulla Terra, prima che i risultati dell'inquinamento ne spazzino via ogni traccia, e la storia di un'intelligenza artificiale con il compito di preservare per l'eternità i campioni di DNA di tutte le specie viventi. In questo racconto c'è un momento culmine in cui ci viene mostrata la progressiva distruzione del pianeta mentre davanti ai nostri occhi appare il testo di "What a Wonderful World" di Louis Armstrong; un momento in cui, associando la canzone alle immagini, non sono riuscito a trattenere una lacrima.
Stupendo.
Ed è proprio sulle note di questa meravigliosa canzone che vi consiglio Hotel senza remora alcuna.
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