Ohana è veramente troppo carina!
Lo show continua a proseguire in modo interessante, e nonostante sia ambientato in un normale contesto odierno riesce ad avere la sua dose di suspence ed avventura.
E poi Ohana è proprio bellina.
Dopo le quasi traumatiche vicissitudini del primo episodio, la nostra giovine protagonista inizia pian piano ad accettare la situazione in cui è stata catapultata dalla madre e ad adeguarsi a quella bestia nera che è il mondo del lavoro.
Ma le cose si dimostrano comunque essere tutt'altro che facili, lavorare in un residence comporta seguire alcuni dettami che prevedono l'assoluta abnegazione al proprio dovere e parecchi comportamenti da assumere o da evitare che possono risultare irrazionali agli occhi di un profano.
Di conseguenza può accadere che alcune iniziative prese da Ohana possano avere delle ripercussioni del tutto imprevedibili e creino delle situazioni tragicomiche di dimensioni epiche per quello che può essere il contesto di una semplice pensione. Come, ad esempio, pulire la stanza di un ospite e gettarli erroneamente nella spazzatura la bozza di un racconto che stava scrivendo - per poi scoprire che detto racconto trattavasi di una porcata inimmaginabile e portare ad una catena di eventi imprevedibile. O ancora la strategia di vita di Ohana per punire i comportamenti che trova scorretti: "La vendetta è un piatto che va servito", punto.
Bisogna dare atto agli autori per l'abilità con cui riescono a mantenere un ritmo così sostenuto e coinvolgente partendo da quella che apparentemente potrebbe sembrare una base di partenza banale. La caratterizzazione dei personaggi, poi, è la vera colonna portante della serie, c'è una forte enfasi sulle spiccate personalità dei singoli protagonisti e sui loro modi differenti di affrontare il mondo.
Abbiamo Ohana che non riesce a sopportare le ingiustizie e trova le strategie più assurde per combatterle, Minchi che rappresenta un po' l'antagonista di Ohana (anche se già si intuisce che diventerà sua amica) con i suoi sforzi per trovare nuovi modi per odiarla, Nako l'impossibilmente timida ma che dimostra un'impressionante determinazione nei rari casi in cui se ne presenti la necessità e via continuando...
Di per se il "romanticismo" di questa serie, a cui accennavo scrivendo del primo episodio, non sembra essere quello che può essere tra un uomo ed un donna, ma quello che è tra una ragazza che affronta la vita ed il mondo che la circonda. Nonostante la durezza delle situazioni, invece, il lato "commedia" risulta essere quello predominante con quell'ingenuo umorismo in sospensione tra il tragicomico ed il sentimentalmente comico, senza mai debordare in blandi momenti di comicità sguaiata. In parole povere una serie sottilmente sentimentale sorretta da un'ironia molto garbata.
L'utenza di riferimento sembra essere indiscriminatamente femminile e maschile, con frangenti che possono suscitare particolare interesse sia degli uni che degli altri senza risultare mai inadeguati a nessuno dei due (a parte forse un paio di scene del terzo episodio che sono puramente dedicate ad un pubblico maschile, eh eh eh).
Tecnicamente eccellente con ottimi disegni ed animazioni, buone le musiche (ma come al solito sempre troppo j-pop per i miei gusti) e tanta buon atmosfera che mi ricorda un po' Summer Wars ed altri anime simpatici ad ambientazione rurale.
Insomma un anime molto carino... come la sua protagonista.
Ohana è un personaggio come non ne vedevo da molto tempo. Basta poco per disegnare un personaggio carino, ma per renderlo carino in tutto quello che fa come per lei è dura.
RispondiEliminaOhana <3