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03 marzo 2011

The Secret of Kells - un po' di sana animazione europea

Strano a dirsi, non esiste solo la Nutella e i nostri francesi, belgi e irlandesi ce lo dimostrano con arte e mestiere.


The Secret of Kells è una realizzazione Belgo-Franco-Irlandese del 2009 di cui sono venuto a conoscenza in una maniera del tutto casuale (tanto per dire stavo cercando video in flash degli IOSYS) e della quale sono rimasto molto colpito.


Siamo nel medioevo, data imprecisata, in una città di nome Kells sperduta in mezzo alle foreste del nord. Qui l'austero abate Cellach, con lo scopo di proteggere la città e soprattutto l'abbazia in cui continuamente vengono manoscritti libri, dedica ogni istante della sua esistenza ed erigere una possente cinta muraria. Ma più di ogni altra cosa l'abate Cellach desidera proteggere suo nipote Brendan dal mondo esterno, vietandogli a più riprese di oltrepassare le mura.


Ma il destino vuole che giunga in città Fratello Aidan di Iona, un uomo di cui si narrano leggende spropositate sulla sua saggezza ed illuminazione, ma che appare come un umile e vecchio frate. Aidan è appena sfuggito da un'orda di vichinghi portando con se il Libro di Iona, ancora incompleto, un testo sacro di tale bellezza che si dice possa accecare i malvagi che osino posare il proprio sguardo su di esso.
Brendan, giovane e pieno di domande, rimane estremamente incuriosito da tutto ciò che l'arrivo di Aidan comporta, sia per la leggenda che ruota attorno al libro, sia per sapere cosa ci sia al di là delle mura.


Brendan così si offrirà immediatamente di aiutare Aidan e si avventurerà nel bosco al di fuori delle mura per cercare le bacche necessarie per produrre l'inchiostro con cui il libro di Iona dovrà essere scritto.
Qui verrà attaccato da un branco di lupi e salvato dalla misteriosa e indisponente Aisling, una ragazza-lupo appartenente al mondo delle fate. Lei lo prenderà in simpatia appena Brendan gli spiegherà di essere orfano e lo introdurrà alle leggi e le forze sovrannaturali che dominano i boschi di quella regione.


Brendan si troverà così coinvolto tra l'eccessivamente protettivo zio Cellach, Aidan che lo prenderà come assistente per completare il libro di Iona e Aisling che lo tirerà fuori dai guai a più riprese.

Una storia raccontata in modo semplice ma efficace, senza significati nascosti e con quella saggezza che ricorda molto da vicino quella del maestro Yoda.

Il fattore che più risalta in tutta l'opera è l'arte grafica che domina ogni inquadratura. Tutte le scenografie ed i personaggi che le animano sono viste in una prospettiva annullata, bidimensionale, con un uso magnifico di abbellimenti accessori. Tutto è esattamente come nelle miniature medievali, come se l'intera pellicola prendesse vita sulle pagine degli stessi libri che i protagonisti stanno scrivendo.


I riferimenti alla grafica medievale in alcuni casi sono tutt'altro che casuali, la foresta, abitata da creature della mitologia celtica, è cosparsa di triskelion (motivi a triplice spirale disposta a triangolo) ed altri simboli della mitologia formati dalle cortecce degli alberi, in una grotta Brendan affronterà Crom Cruach, una divinità irlandese, il cui corpo disegna un motivo che ricorda molto lo stile dei simboli sopracitati.

In totale sono 75 minuti che raccontano in maniera romanzata la storia del libro di Kells, un oggetto realmente esistente e considerato tuttora l'oggetto di maggior valore in Irlanda. Una prova che dimostra che l'animazione occidentale sappia rivolgersi anche ad un pubblico diverso da quello infantile senza peccare di volgarità o erotismo. Un'opera per tutti insomma, poetica e profonda in tutta la sua semplicità. Commovente la scena finale.


Vi lascio invece con la clip video che mi ha fatto incuriosire e conoscere questo particolare lungometraggio, la canzone di Aisling:

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