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08 febbraio 2011

Puella Magi Madoka Magica - Dopo i primi episodi

MICIDIALE! Pensavo di trovarmi davanti la solita serie di maghette e invece ho visto un delirante horror psichedelico. Addio santità mentale!



Ero incuriosito. A forza di vedere immagini zozze nelle principali board d'immagini ispirate a questa fantomatica serie (che di zozzo non ha nulla, intendiamoci) sono stato assalito dalla curiosità.
Di per se serie tv dedicate alle maghette (mahou shoujo) da cui poi la rete trae contenuti hentai ce ne sono a millanta, ma questa mi ha attratto per motivi che nemmeno io riesco a spiegarmi. Forse anche perché una delle poche immagini ufficiali presentava una delle protagoniste evocare una decina di moschetti dal proprio corpo ed abbattere tutti gli avversari che la circondavano in perfetto stile Equilibrium.
Mah, in ogni caso è stata una gran botta di culo. Ed ora vi spiego il perché.


Nella scena iniziale vediamo la protagonista vagare in un complesso architettonico assurdo, completamente colorato in bianco e nero, che ricorda molto da vicino il cinema d'avanguardia. Aperta una porta si trova davanti ad un paesaggio sconfinato e funereo, in cui una gigantesca pila d'ingranaggi fluttuante nel cielo sta combattendo contro una ragazzina scagliandole conto palazzi, raggi multicolore ed alberi.
Una specie di gatto-coniglio le parla della necessità di stipulare un contratto per diventare una maga.
Poi si sveglia.


La cosa che colpisce già da questo punto è l'atmosfera che si respira, ben lontana da un qualsiasi Card Captor Sakura & soci. Innanzitutto l'oscurità domina su tutta la linea cromatica, i colori sono smorti ed ovunque aleggia un gradiente ombroso oppressivo tale da chiarire già dai primi minuti che questa non è assolutamente una serie puntata ad un pubblico di bambine. Le musiche sono un rock lirico molto vicino alla colonna sonora di Noir, Canaan ed altre serie dedicate ad un pubblico non più adolescente.

I personaggi, per quanto il character design veda dei volti molto "infantilizzati" dalle proporzioni facciali, sono spesso ombreggiati al tratteggio piuttosto che con colorazioni piene. Esattamente come se i protagonisti di uno shoujo manga, prima di essere inchiostrati, fossero finiti sulle tavole di uno shonen manga ed abbandonati ad un destino infausto.


Arriviamo così all'ambientazione. Capiamo da alcuni dettagli che ci troviamo in Giappone (ovvio) in un prossimo futuro. Durante il giorno, in netto contrasto con quanto visto finora, le luci dominano completamente la scena, tanto da essere persino invasive (tanto da apparire anch'esse crudeli quanto le ombre di poco prima) e trovando poca resistenza in strutture architettoniche fatte quasi esclusivamente di vetro. Monitor fluttuanti, spigoli vivi ovunque, specchi e lastre di vetro; gli autori si sono sbizzarriti al meglio per darci la sensazione di un futuro pulito e credibile, dedicando un'attenzione maniacale ad ogni dettaglio architettonico. Puella Magi Madoka Magica è uno spettacolo ingegneristico.



Ma ora viene il bello. Madoka (la nostra protagonista) incontra a scuola la ragazza che aveva visto in sogno la notte precedente sotto forma di studente appena trasferito, di nome Akemi Homura. La nuova arrivata scambia con la protagonista alcune parole del tutto incomprensibili per poi abbandonarla in mezzo ad un corridoio. Poco dopo Madoka e la sua amica Sayaka vanno avanti per la loro vita normale finché non incontrano il gatto-coniglio sognato anch'esso la notte prima. Improvvisamente ri-appare Homura, armata di spada e scudo con intenzioni non del tutto amichevoli, le due amiche scappano ma la realtà attorno a loro si strappa come un foglio di carta.


Il mondo attorno a loro ora sembra composto da ritagli di riviste ricomposti da uno psicopatico. Tutto l'insieme, per le forme che si vanno a creare e per i toni, ricorda molto da vicino Mirrormask ed ancora più in particolare il folle stile grafico di quel Dave McKean di sandmaniana memoria.
Ogni elemento di questo mondo sembra animato a passo uno, dando al tutto una connotazione ancora più inquietante ed horror.

È evidente che stavolta gli autori ci hanno dato giù pesante con la pejote.

A salvare le due ragazzine interverrà la maghetta Mami ed il suo "unlimited muskets works"


E tutto questo solo nel primo episodio. Verremo poi a sapere che mentre nella vita reale non traspare nulla, nel sottofondo esiste una lotta tra streghe e maghe. Le prime agiscono creando mondi deliranti come quello appena descritto, usandoli poi come mezzo per uccidere le loro vittime e trarre energia dalle loro anime; dal momento che nulla di sovrannaturale traspare nella vita di tutti i giorni, tale assassino si traduce nella realtà come un suicidio inspiegabile, un incidente stradale o altro ancora.
Dal canto loro, le seconde, devono impedire che questo accada. Sia per difendere la gente comune, sia perché l'energia che usano per le magie la possono trarre solo dai simulacri che le streghe utilizzano per canalizzare i propri poteri.


Ma le cose sono ulteriormente complicate da altri fattori, primo dei quali la necessità di stipulare un contratto con il gatto-coniglio parlante, che scopriamo chiamarsi Kyubee (probabilmente da 'Kyubi' il nome della Volpe a Nove Code - che è anche la terribile Maschera Bianca di Ushio e Tora), in cui per diventare una maghetta si deve definire un desiderio - qualsiasi cosa va bene - ma basta che sia un desiderio chiaro in cui credere fermamente.

Inoltre, al contrario di quanto accade in altre serie di mahou shoujo, le battaglie contro le streghe sono particolarmente pericolose; in Puella Magi Madoka Magica quello delle maghe è un mestiere potenzialmente mortale e la cosa verrà sottolineata in modo chiaro e tragico già nei primi episodi.


Insomma una serie tv che definire inaspettata sarebbe a dir poco riduttivo. Un autentico pugno nello stomaco per chiunque si aspettasse una serie puntata alle ragazzine e che, anzi, ostenta spesso e volentieri toni dedicati ad un pubblico maturo non tanto perché vi siano immagini esplicite, ma per i toni inquietanti ed opprimenti che traspirano durante le scene chiave.
Una serie che inoltre vive molto sulla presentazione grafica ed architettonica del mondo, sul realismo delle leggi che regolano i poteri magici, sulla complessità delle relazioni interpersonali dei personaggi e sulle musiche molto evocative che traspaiono nei momenti clou.
Interessante ed oltremodo originale nel suo genere, anche questa Puella Magi Madoka Magica si piazza molto bene nella classifica dei migliori anime di questa stagione.

[AGGIORNAMENTO delle 23.23] Andando avanti a vedere altri episodi noto che la regia non perde neanche un granello del suo stile, con la sua tensione opprimente e le sue soluzioni visive molto ricercate. Così ho fatto ciò che avrei dovuto fare sin dall'inizio: informarmi sullo staff.
Improvvisamente tutto mi è stato chiarissimo: tanto per citarne uno il regista è Akiyuki Shinbo. Se, come a me, il nome non dice nulla, vi cito alcuni dei suoi anime più conosciuti: Bakemonogatari, Le Portrait de Petite Cosette, Soul Taker, Maria Holic e tante altre che condividono il suo stile pulito e delirante.
Oggi ho un nuovo mito.

1 commento:

  1. Ah, sì, in effetti. Lo stavo guardando anche io.
    ¯\(°_o)/¯ Comunque, se è del regista di Soul Taker mi sa che continuerò a guardarlo, anche se mi scoppierà il cervello...

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