Nella realtà di tutti i giorni, uno studente che si trasferisce ad anno scolastico già iniziato è un evento estremamente raro. Nella realtà dei manga è un evento talmente comune da essere quasi una regola fissa.
Resta comunque il fatto che la giovane Nanaki Bekku si è appena trasferita per ragioni che scopriremo solo più avanti nella lettura del volume mentre, tanto per non citare un altro cliché, lo strano ragazzo che le ha salvato la vita il giorno prima, tale Banjo Kizaki, è un suo compagno di classe.
Fin qui siamo nel più tipico degli incipit delle commedie romantiche nipponiche, e grazie tante.
Ma la trama di Uncassandra è qualcosa di più. C'è infatti un motivo particolare che ha permesso a Banjo di salvare la vita alla ragazza il giorno prima: ama auto-definirsi un "distruttore di profezie". Banjo è infatti in possesso di un diario in cui sono presenti foto di eventi terribili ancora da accadere ed è inoltre a conoscenza di quale sarà l'esatto momento della propria morte. Da questo ne nasce un desiderio insopprimibile di lottare contro il destino, Banjo da una semplice foto riesce a dedurre luogo e ora degli incidenti e si precipita sempre nei modi più rocamboleschi per impedirne l'avverarsi.
Bekku, da parte sua, ha un potere molto simile ma si limita a subirlo senza fare nulla per contrastare eventi che giudica inevitabili.
I due creeranno presto un'alchimia che darà vita ad una trama molto interessante e coinvolgente con, come nodo centrale, la spietata lotta contro il proprio destino.
Si tratta di un manga che mi è piaciuto parecchio, gli autori hanno avuto l'accortezza di creare un ottimo schema ed allo stesso tempo l'abilità di modificarlo un istante prima che rischiasse di diventare ripetitivo. Infatti la trama andrà un po' oltre al semplice lavoro di impedire l'avverarsi delle profezie, ma a questo lascio il dovere di scoprirlo a chi leggerà il manga.
Il mio ulteriore timore che la nuova sfida che si vedrà nascere verso la fine del primo volume diventi a sua volta una banalizzazione del genere è stato fugato quando ho saputo che si tratta di un'opera in due volumi.
In parte questo è un peccato, perché vorrei passare più tempo a leggerlo; ma d'altra parte è anche un bene, in quanto il rischio di decadere in una noiosa routine in questo modo è sventato.
Non aspettatevi una trama particolarmente intricata e cervellotica, ma nemmeno un'ipercinesi senza cervello; si tratta di un manga d'azione molto ritmato, ironico ed originale. Consigliato a tutti.
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