Incredibile ed assolutamente inaspettato. Nel giro di pochi mesi la quarta incarnazione dell'altrimenti trascurabile cartone My Little Pony ha creato intorno a se una base di fan di dimensioni a dir poco imponente. È un cartone, è un fenomeno della rete, ergo non posso ignorare la cosa.
Da zero a mito in tempi record, una comunità di fan totalmente differente dal target d'utenza della serie, video su Youtube, remix delle canzoni, una wiki, due board appositamente dedicate (ponychan e ponibooru), dozzine di altri siti di fan, fanfictions e, soprattutto, pochissime immagini porno. I veri fan non le permettono e, per la rete, questo era sino ad ora inaudito.
Si fanno chiamare 'Bronies' i fan di questa serie (da "Bro", diminutivo di "Fratello", solitamente usato tra amici della stessa cricca; e "Ponies"), senz'ombra di dubbio un termine nato sulle pagine di 4chan, dove l'ammasso dei fan ha trovato inizialmente il suo punto di aggregazione.
È tutto iniziato in modo impercettibile: sfruttando l'espressività delle protagoniste, qualcuno ha deciso di pubblicare dei primi piani per esprimere i propri umori (similmente alle 'emoticon' normalmente usate nelle chat o negli SMS, ma in maniera molto più complessa - adesso non sono qui per farvi una conferenza sulla psicologia di 4chan...) aggiungendo un ulteriore fattore ironico dovuto al fatto che si trattasse di una serie a cartoni per bambine (quindi con forte contrasto rispetto all'utenza media del sito).
Poi qualcuno, e poi altri ancora, decide di rispondere a tono e finisce per guardare qualche episodio; ed è la fine! Quasi tutti coloro che fanno ciò sentono immediatamente la necessità di guardare altri episodi e, piglia che ti piglia, non riescono più a smettere di guardare questa serie.
My Little Pony: Friendship is Magic inizia a piacere tantissimo ad un pubblico di adulti (e per lo più maschi, per giunta).
Ma a cosa si deve un simile successo?
Analizziamo punto per punto:
1. La Grafica:
Lauren Faust ("The Queen Faust" per i Bronies), la creatrice di questa serie, non è nuova allo stile grafico vettoriale ed artisticamente piatto qui sfoggiato, essendo già stata produttrice, regista e scrittrice delle Superchicche (The Powerpuff Girls), serie che già allora, per il suo stile ironico e chiassoso, aveva suscitato l'interesse del popolo della rete.
Anche qui ritroviamo più o meno lo stesso stile, ma molto meno astratto: qui, ad esempio, c'è profondità di campo, gli scenari sono ricchi di particolari ed oggetti animati e le animazioni sono molto più fluide. Una sorta di versione "ad alto budget" del suo precedente lavoro.
La parte più "accattivante" riguarda lo stile usato per disegnare le protagoniste. Lauren Faust decide infatti di ignorare la coerenza anatomica ed accorcia notevolmente il muso dei pony, ne ingrandisce gli occhi in stile manga e tramuta le criniere in chiome capellute. Insomma, da' ai personaggi che vivono questo mondo un volto umano ed estremamente espressivo.
E questo è il primo fattore ad aver sdoganato la serie dal suo target di riferimento iniziale.
2. Il Cast:
Espresso in modo molto semplice: tutti i personaggi funzionano.
Ognuna delle protagoniste parte da un'idea molto semplice: c'è quella studiosa, quella grintosa, quella timida, quella giocosa e via dicendo, ma su quest'idea viene poi sviluppato un personaggio che invece di subire il proprio ruolo lo sfrutta a dovere. Nessuno dei tratti caratteriali predominanti viene mai esasperato e spesso i loro principali difetti vengono sfruttati per garantire delle scene molto umoristiche (Rarity che, nei suoi eccessi di enfasi, fa il verso a Grace Kelly, per esempio).
Già, non sono i personaggi perfettini e banali che si trovano solitamente in questo genere di produzioni. Nonostante la loro caratterizzazione rimanga superficiale l'effetto finale è di un'efficace e disarmante semplicità. Tanto che nessuno dei personaggi risulta insopportabile e, di contropartita, risulta davvero difficile pensare a quale delle sei protagoniste sia la propria preferita.
3. La Musica:
Le ho sempre odiate le parti cantante nei cartoni. Da piccolo odiavo quando c'erano nei cartoni della Disney e soci, più avanti le ho odiate quando apparivano ne I Simpsons o ne I Griffin, tanto da costringermi di smettere immediatamente di guardare il cartone. I musical non li digerisco proprio.
Eppure in My Little Pony: Friendship is Magic sono uno dei punti di forza dello show. Questo, in parte perché sono in sinergia con la narrazione della storia (la continuano invece di interromperla), ma soprattutto per un fattore che evidentemente finora non era mai stato utilizzato: sono belle da ascoltare!
Il compositore, William Anderson, è un vecchio volpone in questo settore e sa fare il suo lavoro davvero bene. Usando strumenti classici, cori o chitarre elettriche (queste solitamente associate al personaggio di Rainbow Dash) sa sempre cogliere appieno l'umore della situazione e tradurlo in melodie stupefacenti. "Find a pet song", "Art of Dress", "The Gala Song (At the Gala)" e "Winter Wrap Up" sono pezzi che consiglio caldamente di ascoltare.
Soprattutto "Find a Pet song", epica.
Immediatamente le canzoni hanno conquistato il consenso del pubblico e la Rete le ha assimilate all'istante.
4. L'Internet:
La sua fortuna è nata dal passaparola su 4chan, poi gli autori della serie hanno avuto la lungimiranza di sfruttare la cosa e mettere tante piccole citazioni della cultura della rete nel cartone e questo ha fatto ulteriormente aumentare l'interesse ed il passaparola, in un circolo vizioso di successo esponenziale.
Mentre i bronies si salutano dandosi il 'brohoof' (versione equestre del 'brofist') gli autori inseriscono continuamente sullo sfondo un personaggio con l'espressione "derp" stampata sulla faccia (che i fan battezzano immediatamente "Derpy Hooves"), mentre i fan su youtube creano i più fantasiosi remix delle canzoni presenti nella serie gli sceneggiatori mettono Pinkye Pie sotto una pioggia di cioccolata ("Chocolate Rain", un altro noto video della rete).
Ma soprattutto, mentre gli spettatori mettono su Youtube interi episodi in 1080p, la Hasbro lascia correre e non fa cancellare un solo filmato che sia uno: hanno capito che per avere successo e profitto la Rete non va contrastata, ma assecondata (al contrario di molti IMBECILLI, scusate il termine, che gestiscono case di distribuzione ben più grandi e famose).
My Little Pony: Friendship is Magic trova nella cultura di Internet il suo terreno più fertile, dove i fan sono pronti a tutto per il bene della serie.
In una recente intervista, Margaret Loesch, l'amministratore delegato di Hub (il canale americano che produce e trasmette il cartone) ha dimostrato il suo stupore nel constatare che una buona parte dell'utenza non era composta dai bambini dai 2 agli 11 anni, ma da adulti fatti e finiti.
Pur continuando a realizzarla come una produzione per bambini (che comunque continuano a guardarla), la direzione non è rimasta sorda alla realtà della rete ed ha immediatamente risposto andando sempre più ad adattare la serie a questa inaspettata fetta di pubblico. Risultato: il successo della seconda stagione ha già raddoppiato quello della prima.
Ulteriore conferma l'abbiamo dalla pubblicità del cartone trasmessa su Hub, un autentico AMV sulle note di una canzone che fa il verso a "California Gurls" di Katy Perry e cantata dalla doppiatrice di Pinkie Pie. In questa canzone appare il verso "our bronies know we're awesome fillies" (i nostri bronies sanno che siamo fantastiche puledre).
Ed i fan su Internet continuano a rispondere senza sosta il loro apprezzamento, di tutti vi segnalo un grande autore, AcousticBrony, un genio che ha saputo ri-arrangiare in modo magnifico i temi musicali delle varie protagoniste in una serie di pezzi strumentali bellissimi. Fate un favore alle vostre orecchie ed ascoltatene qualcuno.
Conclusioni:
Infine si può definire che un aspetto grafico accattivante ed espressivo, una caratterizzazione dei personaggi semplice ma adorabile, un comparto musicale sorprendente e la cultura che si è sviluppata nella rete globale sono stati i fattori che hanno portato questa serie all'attenzione di chi, come me, non le avrebbe altrimenti dedicato nemmeno uno sguardo.
Un perla nata dal nulla.
Per chi capisce bene l'inglese parlato, consiglio di dare un'occhiata a questa esauriente video-retrospettiva: http://blip.tv/familiar-faces/familiar-faces-58-my-little-pony-retrospective-g4-5593270
Bellissimo post e son d'accordo su tutto con te!
RispondiEliminaE che strano che non ci sia molto porno su MLP nella rete...evento più unico che raro! XD
Ma la cosa davvero incredibile è che su 4chan è in-toc-ca-bi-le, nessuno osa mettersi contro i bronies perché ormai sono la stragrande maggioranza degli anonymous.
RispondiEliminaAhahah...OMG...un miracolo è avvenuto su 4chan!
RispondiEliminaXD...incredibile!