Non solo anime.
Ed il momento epico di oggi riguarda un bel cartone che molti potrebbero aver dimenticato: Samurai Jack.
Stilisticamente molto creativo, nel suo modo di rappresentare scenari, oggetti e personaggi con un quantitativo molto esiguo di linee ed un uso molto ingegnoso delle sfumature di colore, e sorretto da una filosofia molto zen e meditativa nel suo modo di narrare gli eventi, questo cartone ha saputo farsi molto amare nel suo periodo di trasmissione.
Samurai Jack si discostava moltissimo dagli altri cartoni animati realizzati in terra d'occidente per il suo approccio molto filosofeggiante ed "orientale". Moltissimo spazio veniva lasciato alla narrazione per immagini, delle quali la regia ne ha saputo fare un uso molto intelligente.
La scena di cui vi disquisisco, e di cui rammaricandomene non ho trovato filmati od immagini, proviene dal sesto episodio della seconda stagione. È il primo episodio di questo cartone che mi sia capitato di vedere e sicuramente uno dei più belli in assoluto.
Jack, vagando senza una meta, incappa in un insieme di macerie che riconosce immediatamente essere un antico villaggio orientale. Passando di luogo in luogo, tra un muro sbrecciato ed un ponte in rovina, sempre più punti gli appaiono familiari finché pronuncia l'unica parola di tutto l'episodio: "Casa".
La parola viene pronunciata in un drammatico misto di gioia per aver ritrovato le proprie origini e di disperazione per la constatazione che queste sono andate distrutte. Un istante di puro pathos.
Quello che segue sono un susseguirsi di ricordi che si sovrappongono ai resti dell'antico villaggio. Jack, a poco a poco, richiama dalla propria memoria gli eventi della sua infanzia legati ai vari luoghi in un crescendo di prorompente musica. Vediamo la sua famiglia, le sue amicizie ed il suo incontro - in un gustoso cameo - con i due protagonisti di Lone Wolf and Cub.
Ogni ricordo che si manifesta è un nuovo colpo al cuore per lo spettatore, un istante di pura poesia.
Se vi capita, guardate questa serie. Perché è ormai stata dimenticata, ma presenta alcuni momenti di rara poesia nell'animazione occidentale.
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