Tra i manga usciti di recente questi due sono indubbiamente i migliori che mi sia capitato di leggere, e per motivi molto diversi.
Il primo, I Giorni della Sposa (Oyotomegatari), prosegue con il secondo volume introducendoci alla prima, ed unica finora, scena d'azione del manga: il tentativo da parte della famiglia originaria di Amira di riprendersi la ragazza, anche a costo di usare la forza, per darla in sposa ad un'altra famiglia molto più potente. Ovviamente i famigliari del suo giovane sposo Karluk non accetteranno affatto la cosa ed inizierà un autentico scontro.
Fortunatamente il resto del volume prosegue con i toni pacati e rilassati a cui il primo ci aveva abituati, riempendoci gli occhi di senso di meraviglia di fronte alla spettacolare arte grafica di Kaoru Mori e dell'arte centro-asiatica.
Un bellissimo e piacevole manga che si conferma tale con questo secondo volume.
Di ben diversa natura è Mercenary Pierre, in cui invece la fanno da padrone la furia della battaglia, le tattiche militari ed il becero umorismo dei mercenari ai tempi della Guerra dei Cent'anni. Il secondo volume è moralmente un po' meno discutibile del primo, in quanto la presenza della Pulzella d'Orleans tra le file dei guerrieri li rende un po' più pii e meno propensi a pensare allo stupro. Tutto il resto è fortunatamente invariato, con scontri militari che si accrescono per strategia e ferocia.
Il magnifico stile grafico di Takashi Noguchi, brutale e dettagliato al tempo stesso, si sposa alla perfezione con la schiettezza della storia scritta da Kenichi Satou. Pierre, poi, è un personaggio molto riuscito, amichevole e rozzo persino di fronte ai più noti personaggi storici, pronto all'ironia persino in mezzo alla furia della battaglia.
Un altro ottimo manga, molto maschio, che non perde colpi. Speriamo continui così.
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