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22 ottobre 2011

Knights of Sidonia - Primo volume

Tsutomu Nihei, diventato ormai uno dei mangaka più riconoscibili nel panorama cartaceo grazie alla tecno-follìa di Blame! torna con un altro parto deviato della sua mente malata. Ancora una volta in chiave ultra-fantascientifica, ancora una volta del tutto privo di etica, ma stavolta con un leggero accenno di umorismo.


Ma nemmeno questa volta siamo all'altezza dello sconsiderato delirio tecno-organico di Blame!. Tuttavia rimane un fumetto interessante, godibile e, come al solito per Nihei, originale.

Come in quasi ogni opera di Nihei siamo in un remoto futuro in cui la ricerca scientifica ha reso possibile l'inimmaginabile. Come in ogni opera di Nihei, questo progresso scientifico non ravvisa il benché minimo accenno di etica e morale.

La Terra e l'intero Sistema Solare sono stati distrutti da una terribile razza di giganteschi alieni auto-rigeneranti (e capaci di vivere e spostarsi tranquillamente nello spazio vuoto) chiamati Gauna. Ogni tentativo di comunicazione con questi alieni è immediatamente fallito ed i superstiti della razza umana si sono rifugiati su una colossale colonia spaziale chiamata Sidonia (che me non smentire l'autore è grande circa quanto la Luna, ma forse anche di più).

Nagate Tanikaze è un autentico sempliciotto, nato e cresciuto nelle zone più recondite della Sidonia in tutta la sua vita non ha mai conosciuto altri essere umani a parte suo nonno (esattamente come Conan di Miyazaki) ed inizialmente non è neppure cosciente di trovarsi su una colonia artificiale. Talmente tonto di non essersi accorto per ben quattordici anni che suo nonno è morto, Nagate si incammina un giorno in cerca di cibo e si avventura in aree che finora gli erano state proibite.
Finisce per sbaglio in un impianto per la produzione del riso, viene scambiato per un ladro, viene picchiato e viene arrestato.

Improvvisamente la sua esistenza diventa nota alle autorità e per il nostro ragazzo di campagna si apre di fronte un intero universo completamente nuovo. Per riabilitarlo verrà iscritto nell'accademia militare, ma l'integrazione non sarà affatto facile.
Tutti i concetti con cui era cresciuto finora vengono a cadere, siamo in un futuro pericoloso e la tecnologia non si è fatta scrupoli nel modificare la natura umana per garantirne la sopravvivenza. Nagate scopre così di essere uno degli unici umani rimasti a non poter trarre nutrimento dalla fotosintesi, cosa che lo costringe a mangiare molto più spesso e più abbondantemente di tutti i suoi compagni che lo vedono come un puzzolente mangione. Altri esempi sono che non esistono più solo maschi e femmine, ma almeno una decina di sessi differenti e nella classe di Nagate, frequentata da circa quindici studenti, undici sono cloni identici della stessa ragazza.

L'azione entra nel vivo quando per una semplice operazione di estrazione mineraria gli studenti incappano in un Gauna e da lì la situazione inizia a degenerare. Ma in quell'occasione, Nagate, a bordo di un bellissimo mecha chiamato "Tsugumori", vive il suo battesimo del fuoco.

Knights of Sidonia, come ho già scritto, è il classico manga di Nihei, contorto, ultratecnologico ed esagerato; con una trama originale e convincente. Ma stavolta il mangaka ha voluto puntare un po' più sui dialoghi, rendendo la storia immediatamente comprensibile, ed aggiungendo spesso qualche situazione comica e persino una sottotrama romantica.
Si potrebbe dire che questo è il primo manga di Nihei pensato per un pubblico di esseri umani.

La qualità tecnica purtroppo non raggiunge quella di Blame!. Lo stile e l'esaltazione di particolari c'è anche qui, ma non con le corpose ombreggiature e la precisione nei dettagli della sua opera prima. Evidentemente il team dei collaboratori è cambiato.

Personalmente lo valuto un gradino sotto a Blame! e Biomega, che sono i miei due fumetti preferiti di questo stranissimo autore, ed è nel complesso un ottimo manga dalla regia molto insolita. I fan di Nihei non ne rimarranno delusi, con il suo stile impersonale e privo di qualsiasi rappresentazione grafica delle emozioni, mentre la presenza di una storia comprensibile potrà facilmente attirare anche del nuovo pubblico.

Un fumetto bello e strano insomma, ma meno strano del solito.

4 commenti:

  1. NOOO!
    È uscito mentre sono quì in Danimarca. Cazzo. Devo farmelo tenere da parte.

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  2. Fra l'altro è uscita la versione mega-lusso di Blame! in volumi grossi come guide del telefono.

    Sono parecchio tentato.

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  3. OOOH. QUELLA! :D
    Io sono contento con la mia prima edizione da vero Hipster («Leggevo “BLAME!” prima che fosse...» oh, wait. Non lo legge nessuno neanche adesso).
    Ma scusa, pensano di venderla sul serio? Voglio dire. Ogni volta che parlo di “BLAME!” m'insultano XD
    Tra l'altro. È una cosa tipo “MAXIMUM BLAME!” oppure una cosa alla “Appleseed Foil”?

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  4. Somiglia alla nuova edizione di "Appleseed", un po' più piccolo in dimensioni di altezza & larghezza ma molto più grosso in spessore!

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