Nel caso qualcuno non avesse colto l'indizio del mio post precedente.
1969, un gruppo di bambini costruisce un rifugio fatto di rami intrecciati. 1997, i bambini ormai adulti vanno avanti con le loro vite. 1969, i bambini fanno del rifugio il loro campo base in cui portare radio, manga e forse anche delle riviste erotiche. 1997, gli adulti lavorano, si sposano, scompaiono nel nulla e muoiono. 1969, i bambini diventano un gruppetto sempre più numeroso che s'imbarca in mille piccole avventure quotidiane. 1997, i vecchi ricordi iniziano a riaffiorare nelle menti degli adulti. 1969, i bambini si riuniscono sotto un simbolo, un simbolo che sarà riconoscibile solo dagli amici. 1997, sotto il medesimo simbolo un uomo domina intere masse di folla, facendosi chiamare da tutti "amico".
20th Century Boys è un continuo susseguirsi di presente e passato, solcando varie epoche, vari stili di vita e differenti ideali. Ogni elemento presentato in un'epoca ha un suo risvolto in un'altra ed i piccoli eventi possono avere conseguenze impressionanti a lungo termine. L'"Amico" è uno dei bambini del 1969, ma chi? Cosa significa il riapparire del simbolo? Chi sono gli individui che hanno salvato il Mondo all'alba del 21esimo secolo, e da cosa? Le fantasie dei giochi di un tempo diventano inaspettatamente le terribili realtà del presente e ad affrontarle sono uno scalcagnato gruppo di vecchi amici.
20th Century Boys è un manga di cui ho sempre sentito parlare, ma di cui non ho mai avuto il coraggio di comprarne gli arretrati. Un bellissimo caos di personaggi ed eventi in una normale vita mondana progressivamente deviata da eventi sempre più strani.
Il guaio è che finora, avendo letto solo il primo volume, non posso dire ancora nulla su ciò che mi aspetta. Conoscendo Urasawa tutto è possibile e se la storia prosegue con lo stesso ritmo per tutta la sua durata non oso immaginare cosa sarà nel finale.
Per ora c'è molta carne sul fuoco, ma ancora non si sa di che carne si tratti. Il profumo comunque è buono.
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