Non potevo trattenermi dal fare un'ulteriore serie di speculazioni e considerazioni dopo tutto quello che è accaduto. Quanto segue contiene dei grossi spoiler sulla serie, per cui se non avete già visto fino all'episodio nove compreso NON premete su "Continua a leggere", o finirete per leggere delle anticipazioni che potrebbero rovinarvi totalmente la visione dell'opera. Uomo avvisato mezzo salvato.
Episodio nove: sappiamo che le maghette sono presto o tardi destinate e diventare streghe, sappiamo che gli intenti di Kyubee sono di permettere che questo accada, Sayaka (ora Oktavia von Seckendorff) e Kyouko esplodono in un doppio suicidio che andrà ad alimentare i sostenitori delle due come coppia lesbo nei doujinshi ed infine la fredda ed insensibile Homura capisce di dover fare una grave scelta per sopravvivere alla notte di Walpurgis.
Mentre il nostro caro Gen Urobuchi continua a depistare truffaldinamente gli spettatori lasciando messaggi fuorvianti sul suo Tweeter (tanto per dire, dopo le sue malefiche esternazioni in seguito all'episodio tre, ha promesso che tutti avrebbero trovato simpatico ed adorabile Kuybee... si, come no) e il suo degno compare Akiyuki Shinbo gli regge il gioco, un'intera generazione di fan delle majokko sta vedendo la propria infanzia passare sotto una mietitrebbia.
Nel precedente post di analisi su questa serie una buona parte era dedicata al parallelismo con il Faust di Goethe, in parte questa ipotesi è ora stata demolita, ma sotto un altro punto di vista è pure stata rafforzata.
La spiegazione è presto data: mentre la somiglianza è voluta e ricercata da parte della sceneggiatura, nella realtà interna della serie è solamente accidentale. Kuybee non desidera le anime delle ragazze, ne desidera solamente l'energia che viene sprigionata nell'istante in cui divengono streghe.
Negli episodi otto e nove, finalmente, Kuybee esplicita i suoi scopi e ne comprendiamo la natura aliena. Se in un primo momento si poteva pensare che, per quanto crudele, il suo scopo fosse comunque la nobile distruzione delle streghe ora anche quest'ultimo velo è caduto. Ma lo possiamo definire malvagio?
Insensibile, approfittatore, viscido di sicuro, ma dal suo punto di vista il fine giustifica sempre i mezzi, ed il suo fine è ridurre l'entropia dell'universo. Nessun parallelo volontario con Mefistofele quindi, qui le anime sono solo un mezzo e non un fine; ma la cosa più interessante è come il suo ruolo sia il perfetto opposto di quanto si sarebbe potuto supporre all'inizio della serie: non deve aiutare le maghette a combattere le streghe, ma deve piuttosto fare in modo che lo diventino.
Per cui si può tranquillamente dire che per quanto non sia malvagio negli intenti, lo è indubbiamente nei comportamenti. Il suo ruolo di "salvatore dell'Universo" gli impone infatti di calpestare i sentimenti delle bambine con cui stipula il contratto ed ignorare la morte delle vittime delle streghe. Per di più non si fa alcuno scrupolo ad ingannare le protagoniste, se questo può aiutare la sua causa. Ne è un esempio quanto accade con Kyouko nel nono episodio: l'idea della ragazza è infatti quella di provare a "riportare indietro" Sayaka dalla sua metamorfosi in strega, la risposta di Kyubee è un sibillino "Non so se sia possibile, nessuno ci ha mai provato".
Questa frase ha due interpretazioni e Kyubee ha sfruttato la cosa a suo vantaggio, l'interpretazione di Kyouko è "Non è impossibile, tu potresti essere la prima a riuscirci" quando in realtà, pur non mentendo, l'alieno intendeva dire "Nessuno ci ha mai provato perché non c'è speranza di riuscirci". Ma in questo modo riesce ad ottenere un profitto galattico, si libera dell'ormai inutile Sayaka/Oktavia von Seckendorff, porta Kyouko a liberare tutta la sua energia senza nemmeno che si tramuti in strega portandola alla morte ed infine lascia da sola e con le spalle al muro la sua unica antagonista, Homura, che ora se vorrà sopravvivere alla notte di Walpurgis dovrà decidere se chiedere a Madoka di diventare una maga, andando completamente contro il proprio stesso obiettivo.
La frase chiave pronunciata da Kuybee nel nono episodio, rivolgendosi ad una Madoka in lacrime, è quantomai emblematica per definire il personaggio: "Se mai ti venisse voglia di morire per il bene dell'Universo, non esitare a chiamarmi".
Un'altra serie di speculazioni è nata dall'immagine che vedete qui sopra: l'orologio che appare nel primo episodio.
Il processo di pensieri generato da alcune menti malate hanno portato a paragonare i dodici episodi della serie ai dodici numeri così diversi tra loro di questo oggetto. Secondo alcuni, infatti, c'è un nesso tra la forma ed il colore dei numeri e ciò che accade nel corrispondente episodio; teoria nata un po' dal fatto che nel terzo episodio muore Mami, il cui colore dominante è il giallo.
Parere mio, questo è un falso mito. La Shaft è solita inserire oggetti dal design insolito nei propri anime e questo orologio è solo un prodotto di questa tendenza e null'altro.
Allo stesso modo mi sento di smontare le teoria sulla "sigla d'apertura evolutiva", che incontra invece molti più sostenitori rispetto alla teoria dell'orologio. Come già avevo indicato nel mio post precedente si possono notare delle piccole variazioni dalla sigla d'apertura nel primo episodio a quella del quinto. Molti autori hanno indicato i vari cambiamenti come un simbolico avvicinarsi di Madoka alla stregoneria ed un suo allontanarsi dalla propria natura umana.
La realtà è molto più semplice: non è infrequente che per motivi di scarsità momentanea di fondi o per rispettare i tempi di consegna gli studi d'animazione mandino in onda una versione "bozza" della sigla d'apertura (come era già successo con Ghost in the Shell: Standalone Complex o lo stesso Sayonara Zetsuboi Sensei), per poi inserire la versione definitiva della sigla appena vengono superati i problemi sopracitati.
La mia idea è che dunque, anche dietro questo aspetto, non ci sia nessun significato nascosto.
Mai è stata resa così bene l'idea di "corpo morto" |
Sayaka, in questi episodi, ci svela indirettamente molti aspetti della natura e della funzione delle maghette.
- Nell'episodio 6 scopriamo che l'anima si è trasferita dal corpo fisico alla Soul Gem
- Nell'episodio 7 scopriamo che questo sistema protegge la maga dal dolore fisico ed emotivo
- Nell'episodio 8 scopriamo che una Soul Gem completamente oscura tramuta la maga in strega, ed il suo desiderio in maledizione
- Nell'episodio 9 scopriamo che tutto questo processo serve per ridurre l'entropia dell'universo
Ognuno di questi aspetti merita un approfondimento a parte. Tralasciando il primo punto che abbiamo già sviscerato in precedenza.
Il fatto di proteggere la maga dal dolore fisico ed emotivo è probabilmente un punto chiave nella strategia di Kuybee. In primo luogo una ragazza che non teme il dolore fisico può combattere le streghe senza remore, ma indirettamente una maga che non prova dolore emotivo può agire in maniera più ampia senza provare conseguenze.
L'idea è che se non provo alcun rimorso per ciò che faccio, posso continuare a peccare senza alcun limite - in modo simile a come accadeva con le "indulgenze" nel medioevo. Parallelamente questo porta la maghette ad usare i propri poteri senza preoccuparsi della progressiva corruzione della propria anima.
La metamorfosi della maga in strega è una diretta conseguenza di questo, ma il processo stesso nasconde un sistema ben più complicato. La radice di tutto risiede nelle leggi della termodinamica, banalmente nulla si crea e nulla si distrugge, come Kyouko cerca di spiegare a Sayaka nel settimo episodio senza avere successo. Nulla ti viene regalato, di conseguenza il desiderio che esprime una ragazza quando stipula il contratto con Kyubee prima o poi dovrà essere equilibrato con una maledizione di equivalente entità. Ma questo meccanismo non è automatico: il desiderio stesso, per propria stessa natura, crea un disequilibrio nel mondo attorno alla maga. Disequilibrio che finisce inevitabilmente per ritorcersi contro di lei, in conseguenza a questo, unito al progressivo corrompersi dell'anima, inizierà ad odiare se stessa per la scelta compiuta e quindi ad odiare la realtà che la circonda. L'odio continuerà a crescere finché non sarà lei stessa, inconsciamente, a formulare una maledizione e rinnegare del tutto se stessa, gettando via il vecchio corpo vestigia della sua precedente ingenuità ed indossare l'aspetto di strega per nascondersi in un labirinto come simbolo della chiusura in un proprio mondo ideale.
La mutazione in strega è dunque un processo volontario, dovuto alla perdita di ogni contatto con la realtà.
Scritto questo mi devo fermare, perché altrimenti il contatto con la realtà lo perdo persino io. Ho ancora un po' di aspetti di cui parlare, ma me li tengo in serbo per il futuro, fino ad allora restate sintonizzati. Grazie.
[Considerazioni delle 20.07]
Questo pomeriggio, viaggiando in macchina, mi è venuta in mente una considerazione interessante sulla funzione dei desideri.
Ok, la loro funzione principale è quella di essere un'invitante tornaconto all'accettare di diventare una maga e spesso è l'unico motivo per cui le ragazze accettano il contratto (come accade per Mami, ad esempio). Ma in realtà ho visto anche una seconda funzione, più subdola, ed in perfetta linea con il morboso modus operandi di Kyubee.
Esprimendo il proprio desiderio le fanciulle implicitamente rivelano a Kyubee quale sia la cosa a cui tengono di più al Mondo, informazione di cui fa immediatamente tesoro. Il suddetto bastardo, quindi, saprà esattamente come agire per fare in modo di far cadere le sfortunate nella più assoluta disperazione e portarle a cedere alla corruzione.
Se si pensa che la razza a cui fa capo Kyubee ha la tecnologia per curare immediatamente delle ferite mortali, curare una malattia neurologica progressiva o portare una massa di persone a credere improvvisamente in un culto è logico pensare che sia anche in grado di far innamorare un'insospettabile Hitomi di Kyousuke (il ragazzo di cui è innamorata Sayaka) o di portare lentamente alla follia il padre di Kyouko.
Tutto quello che deve fare Kyubee è dedurre quale sia il punto debole della ragazza partendo dal suo desiderio, aspettare che raggiunga il massimo della felicità e quindi colpire senza alcuno scrupolo, in modo che la differenza finale tra la felicità e la disperazione sia al massimo - e da questa differenza di potenziale si generi un'equivalente potere anti-entropico.
Viene a questo punto da chiedersi che razza di desiderio stia celando nel proprio subconscio Madoka (anche se un po' possiamo già immaginarlo) perché possa essere definita "colei che diventerà la più potente tra le maghe e la più terribile tra le streghe", e quale inenarrabile abisso di disperazione la aspetti.
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