Cambiando completamente toni rispetto al primo episodio Gosick si dimostra essere un bell'anime.
Curiosamente l'ultima serie TV che ho iniziato a vedere è anche la prima di cui ho già visto fino al fatidico terzo episodio.
Gosick mi ha positivamente stupito, cancellando in un attimo quelli che potevano essere i miei timori su come si sarebbe sviluppata la serie. Già dal secondo episodio, infatti, i toni si fanno immediatamente più tetri e seri, la trama si sposta molto più sul lato investigativo e la tensione aumenta. Si rende più palese il fatto che, pur con tutte le sue trovate ironiche, è di omicidi ciò di cui si sta parlando.
Curata come ogni buona serie investigativa dovrebbe essere, il tutto in uno stile che non sfigurerebbe tra le pagine di un Conrad Doyle o di un'Agatha Cristie. Questa volta ci troviamo davanti anche una discreta dose di azione, quello che basta per non far annoiare lo spettatore casuale ed aumentare il livello di tensione.
Il livello tecnico è mantenuto pari al primo episodio, con il suo design curato ed elegante e la sua dannata fissazione per i pizzi & merletti, a dimostrare che si vuol sempre soddisfare la audience gotica della serie.
Per ora la serie è promossa. Vedremo il giudizio finale alla sua conclusione.
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