Giappone, siamo nell'epoca Sengoku (1467–1573). Dopo la sconfitta prima del signore oscuro Oda Nobunaga e poi dell'ambizioso Toyotomi Hideyoshi (rispettivamente la prima e la seconda serie dell'anime) ancora una volta i nostri protagonisti sono convinti di poter tornare a farsi guerra in santa pace, ma ancora una volta si sbagliano.
Questa volta la minaccia viene da uno dei generali dell'appena sconfitto Toyotomi Hideyoshi, tale Ishida Mitsunari, che ha deciso di votare la propria esistenza alla vendetta personale contro Date Masamune. Nel frattempo l'ex-compagno d'armi Ieyasu Tokugawa cerca di convincere tutti gli altri lord di smetterla di picchiarsi e riunirsi sotto un'unica bandiera.
Ma entrambe le cose si rivelano essere dei problemi ben più grandi di quanto non appaiano superficialmente. Ishida, quasi ignorato dai più, inizierà ad ammassare un proprio esercito personale e la proposta pacifica di Ieyasu verrà ignorata dai più. In aggiunta a tutto questo due oscuri stregoni esperti in magia nera manovreranno dall'ombra i due generali per sfruttare la situazione a proprio vantaggio.
E dal pubblico si leva un prorompente "Chi se ne cale!?", perché chi guarda Sengoku Basara lo fa solo per una cosa: le botte!
E qui le botte se le danno in maniera esagerata, creando turbini di fuoco con le lance, impugnando tre katana per mano, eseguendo balzi che portano i contendenti a qualche chilometro da terra, guidando robottoni medievaleggianti, tirando pugni che prosciugano i mari, guidando colossali corazzate semoventi ed atteggiandosi tutti quanti da super-teppisti.
In quest'immagine vediamo ad esempio Sanada Yukimura e Date Masamune combattersi a dorso di cavallo mentre i loro cavalli stanno saltando in verticale di qualche centinaio di metri ed i rispettivi eserciti stanno venendo rovesciati a terra dalle onde d'urto provocate dai loro colpi.
Sengoku Basara è la serie per chi ama l'esagerazione e ne vuole a palate. E così anche il film d'animazione non delude le aspettative offrendo frequenti combattimenti e trovate ben oltre il limite dell'assurdo, sorretta da una trama esigua e dei dialoghi d'effetto.
Chi ha già visto le due serie di Sengoku Basara sa già cosa aspettarsi, il lungometraggio ne ricalca appieno lo stile. Un buon prodotto per chi vuole dell'esaltazione facile e godibile.
E alla fine tutti ballano:
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