Kurosagi è uno di quei manga ignorati dai più, sia perché ha uno stile di disegno poco "giapponesizzante", sia perché ha una trama un po' insolita.
Eppure, per chi ha lo stomaco di reggere alcune scene, risulta essere un manga molto piacevole ed umoristico.
Karatsu, Numata, Sasaki, Makino, Yata e il suo pupazzo sono uno sgangherato gruppo di ex-universitari disoccupati che cercano ogni espediente legale possibile per guadagnarsi da vivere.
Ma la loro particolarità è che alcuni di loro sono dotati di poteri sovrannaturali tanto stupefacenti quanto inutili nella vita di tutti i giorni: Karatsu, il protagonista, ha il potere di far parlare l'anima dei cadaveri che tocca ed in casi estremi anche di ridar loro la vita per qualche minuto sotto forma di zombie; Numata è un rabdomante che riesce a trovare soltanto i cadaveri; Sasaki non ha alcun potere speciale ma è una mente geniale nella raccolta e l'analisi delle informazioni; Makino, pure lei senza poteri speciali, è un'abile imbalsamatrice e basta; Yata, infine, sembrerebbe una persona normale ma in realtà è un canalizzatore per una forma di vita aliena che parla attraverso il burattino che ha perennemente infilato sulla mano sinistra.
Questi cinque (sei?) strani personaggi si trovano assieme nel disperato tentativo di fruttare denaro attraverso le loro capacità, diventando ben presto una sotto specie di gruppo di giustizieri che si occupa di eseguire le ultime volontà dei cadaveri che trovano. Va da se che i suddetti cadaveri, una volta accontentati, trovano la pace, le loro anime abbandonano finalmente il corpo ed il Servizio Consegna Kurosagi si trova senza il becco di un quattrino.
Motivo per il quale spesso si vedono costretti ad eseguire altri lavori, spesso di manovalanza, per comprarsi almeno del ramen istantaneo.
Visti i "clienti" dei nostri eroi le scene che ne risultano sono spesso abbastanza pesanti da digerire, con cadaveri decomposti, deformati, brulicanti di vermi, disegnati con dovizia di particolari anatomici che occupano diverse pagine nel corso delle varie storie. Il tutto in uno stile molto occidentalizzato e realistico (che va migliorando di volume in volume) che non è certamente fatto per attirare i "mangofili".
A fare da contraltare a tutto questo vi è l'estrema ironia delle vicende e dei personaggi (Numata, il personaggio meglio riuscito di tutto il manga, è la copia sputata di Harima di School Rumble), sfortunatissimi e perennemente poveri in canna, con una caratterizzazione forse un po' debole e superficiale ma molto adeguata all'atmosfera grottesca di questo strano manga.
Ogni storia è un episodio a se stante (anche se non mancano continui riferimenti tra una storia e l'altra) in cui i Kurosagi si trovano ad indagare su individui morti in circostanze curiose o individui ancora vivi i cui traffici loschi prevedono in qualche modo l'aver a che fare con dei cadaveri. Per cui il genere in cui possiamo inserirlo è quello del mistero e del poliziesco a cui si aggiungono diverse punte di horror e mantenuto da un perenne substrato di comicità.
Insomma un ottimo manga di indagini dallo stile leggero che richiede un pubblico poco impressionabile. Forse un po' debole nell'approfondimento dei personaggi ma certamente forte nell'originalità delle storie.
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